In una intervista alla Tribuna di Treviso, in cui parla di colloquio con la Raggi e di rapporto di conoscenza con Colomban (trevigiano anch'egli, oggi assessore alle Partecipate al Comune di Roma), Donadon illustra un accordo ormai preso per ripulire la Capitale dai roditori. Ieri però ecco la secca smentita di Roma Capitale: «La sindaca Virginia Raggi non ha incontrato amministratori di società operanti nei servizi di derattizzazione. Sono quindi destituite di fondamento le parole di un imprenditore del settore, riportate da alcuni organi di stampa, che sostiene di aver visto la sindaca durante un incontro che, in realtà, non è mai avvenuto». Anche Colomban smentisce: «Conosco Donadon, l'ho visto in una cena pubblica due settimane fa, ma mai mi sognerei di segnalare una persona che conosco al Campidoglio. E comunque per un incarico del genere servirebbe una gara. Non c'è nulla di vero». Al centralino della Meyer Braun Deutschland di Carbonera, provincia di Treviso, spiegano che Donadon non può rispondere, ma la musichetta con cui ti mettono in attesa vale la chiamata: è quella di Speedy Gonzales di Pat Boone.
LA CACCIA
Al di là della sparata poi smentita dal Campidoglio, Donadon ha comunque un curriculum inattaccabile, visto che fu chiamato anche a New York da Giuliani a combattere l'invasione dei topi. Bene, ma chi si occuperà della derattizzazione a Roma? Risposta dell'assessorato all'Ambiente: «Fino al 31 dicembre del 2017 ci penserà l'Ama. E' previsto in una delibera che ora dovrà essere approvata dal consiglio comunale». Rispetto a El Sorzòn e alle esche con il guanciale la notizia è meno suggestiva.
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