Terremoto: tutti in fila al de Lellis
per donare sangue. Aperto anche
il centro trasfusionale di Roma

Terremoto: tutti in fila al de Lellis per donare sangue. Aperto anche il centro trasfusionale di Roma
di Christian Diociaiuti
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Mercoledì 24 Agosto 2016, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 15:37
RIETI - Il capoluogo si è svegliato con la scossa delle 3.36 e all'ospedale de Lellis si sono accorti solo poco dopo che sarebbe stata una giornata infernale. I feriti del sisma di Amatrice-Accumoli sono iniziati ad arrivare dopo le 8: un via vai continuo di ambulanze, ma anche di elicotteri per i trasferimenti verso i nosocomi romani.

Qualche auto privata ha accompagnato i feriti meno gravi, nel frattempo si radunavano i familiari in cerca di notizie al banchetto allestito fuori dal pronto soccorso. Si chiede di un parente, di un amico. C'è movimento ma non panico al pronto soccorso del de Lellis, dove prevale la compostezza. Operatori richiamati dalle ferie, volontari, associazione in movimento.

AFFOLLAMENTO PER DONARE SANGUE
Affollamento ma ordine anche nel centro Trasfusionale, in cui centinaia di reatini si sono riversati raccogliendo l'appello dell'Avis a donare. Molti donatori, fedeli o novizi o comunque della città, vengono invitati a ripassare nel pomeriggio o domani.

«Sono in fila da un'ora e mezza, ma ne vale la pena», dice Flavio. Per donare bisogna non aver mangiato latticini e stare leggeri. Fuori dal pronto soccorso un uomo pieno di escoriazioni tiene un cane: «Sto bene, mia figlia però non l'hanno dimessa. Ho casa distrutta, abito in una frazione», dice mentre si allontana con l'animale, tenendolo con un guinzaglio di fortuna. Mentre il bilancio delle vittime si allunga, all'ospedale di Rieti si lavora come a L'Aquila o Roma, per accogliere chi ha bisogno di cure e limitare i danni di quella che è già, inevitabilmente, una tragedia di tutto il Reatino e del Centro Italia.

APERTI I CENTRI TRASFUSIONALI DI RIETI E ROMA
La direzione regionale Sanità del Lazio ha disposto l’apertura straordinaria dei centri trasfusionali di Roma e Rieti, per far fronte all’esigenza di sangue per l’evento sismico. Chi è in possesso dei requisiti per donare il sangue è invitato a recarsi in uno dei centri indicati sul sito www.salutelazio.it/salutelazio/donare-il-sangue che saranno aperti in via straordinaria, senza limiti di orario, in particolar modo quello dell’ospedale San Camillo de Lellis, in viale Kennedy, 1 a Rieti. Già ora sono più di 100 i donatori in fila presso la struttura reatina.

E’ stata disposta anche l’attenuazione delle attività chirurgiche non urgenti programmate per poter mettere a disposizione dell’emergenza le sale operatorie e le terapie intensive, negli ospedali Dea di II e di I livello predisposti per l’attività di elisoccorso: Policlinico Umberto I, Policlinico Tor Vergata, Sant’Andrea, Policlinico Gemelli, San Filippo Neri, Sant’Eugenio, San Camillo di Roma.

Inoltre è stata richiesta disponibilità anche, in seconda battuta, agli ospedali Spaziani di Frosinone,  Belcolle di Viterbo e il Santa Maria Goretti di Latina. Si sta predisponendo, inoltre, presso la Asl di Rieti un’équipe regionale di psichiatri e psicologi per garantire il supporto alle persone più fragili e agli anziani.
 
 
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