Terremoto, i due reatini sopravvissuti
ancora bloccati nella capitale Katmandu

Terremoto, i due reatini sopravvissuti ancora bloccati nella capitale Katmandu
di Nazareno Orlandi
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Lunedì 27 Aprile 2015, 21:12
RIETI - Da tre giorni nel caos. Tra cumuli di macerie, con la morte negli occhi e la situazione che peggiora di ora in ora. Senza sapere quando potranno tornare in Italia e in attesa di notizie dalla Farnesina.



Nel Nepal straziato dal sisma distruttivo di sabato scorso, continua l’odissea di Bruno Mei, promotore finanziario di Poggio Mirteto, e Badhra Mohan Thapa, commerciante nepalese che da anni vive e lavora a Rieti. Vivi per miracolo. Erano in viaggio per promuovere la coltura degli ulivi e la produzione di olio sul tetto del mondo. E adesso sono ostaggio di un terremoto che ha già provocato più di quattromila vittime.



IL CORDOGLIO PER GLI SPELEOLOGI

Anche il Cai e il Soccorso Alpino di Rieti piangono la morte, in Nepal, di Oskar Piazza, uno dei quattro speleologi italiani dispersi nel villaggio di Langtang, due dei quali ritrovati vivi e due che purtroppo non ce l'hanno fatta. Tra loro Piazza, più volte al Terminillo ad insegnare ai nostri soccorritori le tecniche per il miglior intervento in montagna. "Una figura che non passava mai inosservata, una presenza che ci mancherà ", il ricordo di Ines Millesimi. "Un onore averlo conosciuto ed aver imparato da lui", il commento di Paolo Bianchetti, da pochi mesi alla guida del Soccorso Alpino di Rieti.



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