RIETI - Tricolori, fumogeni e la sciarpa amaranto celeste di «Kartoffen» nel sit in pacifico di oggi pomeriggio sotto le finestre della Dicomac di Rieti, che da agosto funziona come cabina di regia delle operazioni di emergenza post terremoto.
«Non contestiamo loro - dice Andrea, uno degli organizzatori - ma vogliamo capire dove sono le mancanze di un sistema che a gennaio in montagna non prevede come fronteggiare una nevicata e lascia per giorni paesi già distrutti dal terremoto completamente isolati». Una quarantina le persone che hanno partecipato alla protesta.
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