Terremoto, parte la ricostruzione
delle chiese: per ora sono
solo quattro in provincia di Rieti

Terremoto, parte la ricostruzione delle chiese: per ora sono solo quattro in provincia di Rieti
di Alessandra Lancia
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Martedì 9 Maggio 2017, 07:38 - Ultimo aggiornamento: 13:35
RIETI - Arrivano le prime misure e risorse per le chiese, ma solo per quelle che hanno subìto danni lievi e facilmente sanabili. Parliamo di 69 chiese in tutto tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, per un totale di 14 milioni e 358mila euro: 4 quelle in provincia di Rieti, paradossalmente nessuna nei due comuni più duramente colpiti dal terremoto del 24 agosto.

QUATTRO CHIESE REATINE
Nell’elenco troviamo infatti la chiesa dei Santi Dionisio, Eleuterio e Rustico di Borgovelino, la chiesa di San Lorenzo a Colle di Tora, la chiesa di San Nicola di Bari a Concerviano e Santa Maria del Cerreto di Piedelpoggio di Leonessa. Quattro interventi a carico della Diocesi dal costo complessivo di 340mila euro, per i quali ci sono 104mila euro a disposizione. Risorse e procedure sono fissate nell’ordinanza 23 del commissario per la ricostruzione Vasco Errani uscita sabato scorso.

L’obiettivo è riaprire tali luoghi di culto entro Natale, perciò i tempi sono piuttosto serrati. I progetti di recupero devono essere presentati entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza in Gazzetta Ufficiale agli uffici speciali per la ricostruzione, nel nostro caso della Regione Lazio. Uffici che valutano il progetto e determinano il contributo per i lavori, che non può superare i 300mila euro a cantiere. Sarà poi il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, a rilasciare l’autorizzazione e a decretare la concessione del contributo, che verrà accreditato direttamente sul conto corrente indicato dal soggetto attuatore, in questo caso la Diocesi di Rieti.

GLI EDIFICI PIU’ COLPITI
Altro discorso per le chiese che hanno subito danni gravi e gravissimi: tra Amatrice ed Accumoli erano 119 i luoghi di culto attivi prima del 24 agosto 2016, molti dei quali sono stati gravemente danneggiati. Arredi e suppellettili sacre sono state quasi tutte messe in salvo, nell’hangar della Scuola Forestale di Cittaducale: migliaia di pezzi arrivati da chiese piccole e grandi, alcuni noti – come il simulacro della Madonna della Filetta – altri meno ma tutti ugualmente cari alla pietà popolare. Il ministro Dario Franceschini, che visitò l’hangar il 26 ottobre scorso, promise che ogni opera sarebbe tornata al suo posto, ma quando e come è veramente difficile da dire.

SERGIO PIROZZI CONTRO ALBERTO ANGELA
Intanto, da Amatrice il sindaco Sergio Pirozzi protesta con Alberto Angela, per la (bellissima) puntata di «Ulisse» andata in onda sabato sera su Rai 3 dedicata ai tesori delle chiese danneggiate dal terremoto. La colpa di Angela? Aver parlato solo di chiese umbre e non anche di quelle di Amatrice, Accumoli e Arquata, della medesima importanza e dalla medesima sorte. «Caro Alberto, ti aspettiamo anche qui e chiesa dopo chiesa ti mostreremo quanti tesori possiede la nostra terra. Tesori che forse non conosce nessuno, e allora vuoi mettere il piacere della scoperta?».
Alessandra Lancia
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