Per il big match Roberto Peron sceglie il sestetto con Gunnella play, Petrucci e Nicola Mauriello esterni, Onofri da 4 e De Angelis centro. C’è da contrastare l’ottima tecnica di Manzao, squadra poco fisica ma composta principalmente da “piccoli” con il tiro facile. Ed è questo il tema su cui si sviluppa la partita. Passo Corese prova il miss match sotto canestro, Basket Manzao cerca di far confluire il più possibile i padroni di casa sotto le plance con continue penetrazioni, per liberare fuori dall’arco le sue bocche da fuoco. Ne esce una gara bella e ricca nel punteggio: a fine primo quarto la Virtus conduce 21-19 e c’è grande equilibrio. Nel secondo quarto il talento e la fisicità offensiva di Petrucci e compagni pare avere la meglio sugli ospiti che vanno in difficoltà quando il cronometro dice che bisogna giocare almeno altri 5 minuti. I ragazzi di Peron prendono un primo importante vantaggio e vanno al riposo lungo sopra di 11, sul 45-34.
La reazione di Manzao è veemente nel terzo quarto, ma i padroni di casa tengono botta, incassano i colpi e reagiscono da grande squadra, mantenendo alla terza sirena ancora la doppia cifra di vantaggio (63-52). La forza della Virtus Passo Corese scoraggia Manzao e i ragazzi di Peron dilagano nel 4° quarto, arrivando persino sul +16 (69-53) a metà periodo. Sembra fatta, ma appena cala la tensione ci pensano le bombe di Manzao a risvegliare la Virtus da un sonno che sapeva già di vittoria. Per fortuna il vantaggio acquisito basta a portare i casa i due punti e quando il cronometro si ferma il tabellone elettronico segna un convincente 76-69. Pericolo scampato, ma servirà da lezione. Ora è il momento dei complimenti per una squadra che ha vinto l’undicesima vittoria su 11 partite giocate in questo campionato: un cammino, fin qui, senza macchia e con tante, tantissime lodi.
Virtus Passo Corese Elfa di Marronaro: Foroni 2, N. Mauriello 11, F. Mauriello 9, Petrucci 24, De Angelis 20, Rosella, Canale, Gunnella 8, Onofri 2, Tartaglia, D'Agapiti, Verderosa. Coach: Roberto Peron
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