Rieti, spuntano nuovi striscioni
nella "Villa Reatina-Kabul",
l'ironia della protesta

Rieti, spuntano nuovi striscioni nella "Villa Reatina-Kabul", l'ironia della protesta
di Fabiana Battisti
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Giovedì 19 Aprile 2018, 09:12

RIETI - Scende di nuovo in strada, manifestandosi fisicamente, la protesta dei residenti del quartiere di Villa Reatina. Nuovi striscioni sono comparsi infatti nella mattinata di ieri, mercoledì 18 aprile, sul "luogo del delitto", le strade-groviera denunciate da mesi per la stentata viabilità garantita, motivo inoltre della recente scelta da parte della comunità parrochiale di condurre la via Crucis all'interno delle mura di San Giovanni Bosco.

La criticità della condizione stradale, assimilata ad un post-bombardamento, costituisce un limite ed un ostacolo alla percorribilità non solo per i pedoni ma anche per i veicoli. La voce dei residenti grida attenzione verso l'abbandono di una periferia, sottoposta alla continua opera di un intervento pubblico legato ad un contratto di quartiere decennale e atto alla riqualificazione ma ad oggi non realizzato, fatta eccezione per il centro polifunzionale dell'Ater.

Dopo la polemica associazione del quartiere a Kabul e la denuncia di silenzio e rischio di oblio per la scuola Quirino Majorana, chiusa dall'immediato post-sisma, questa volta la voce stizzita ed esasperata dei residenti si alza con vigore ironico e accento romano: "Ve sete magnato pure l'asfalto!" e "Prima buche e pozze, ora polvere e volontà...per l'asfalto quanto dobbiamo aspetta'?". Buche, pioggia e fango sono state la quotidianità dell'inverno di Villa Reatina. Ora, in primavera inoltrata, dalle buche dei lavori a disperdersi è la polvere, questa candidamente si posa su quartiere e residenti e scava in profondità, là dove cresce una disillusione sempre più cocente.

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