Rieti. Cantalice festeggia
San Felice con la visita
del vescovo Pompili

CANTALICE - In una Cantalice baciata dal sole a centinaia si sono ritrovati per la festa di San Felice, partito pastore dal paese reatino e una volta indossato il saio dei Cappuccini divenuto una sorta di celebrità nella Roma del Cinquecento. "Felice era tale di nome e di fatto, non gaudente ma nemmeno depresso", il ritratto che ne ha fatto il vescovo Pompili durante la messa solenne della mattina, con accanto i vescovi emeriti Lucarelli e Chiarinelli, e i tanti sacerdoti saliti da Rieti per festeggiare il co-patrono della Diocesi e stringersi intorno allo storico parroco del paese monsignor Gottardo Patacchiola. Poi la processione per le vie di Cantalice, aperta dalle confraternite e  accompagnata dalla banda musicale di Cantalice, con la distribuzione del pane di San Felice. Nel pomeriggio ancora musica con il concerto bandistico e alle 19 messa vespertina celebrata dal ministro provinciale dei Cappuccini Gianfranco Palmisani. In serata lo spettacolo musicale è quello pirotecnico. Coda della festa a Roma, dove tra Centocelle e via Veneto è fortissimo il culto per San Felice da Cantalice.