Rieti, alberi caduti:
il Comune usa la forza

Albero caduto
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 26 Giugno 2016, 18:05
RIETI - E' guerra tra il Comune di Rieti e l'Ardis, l'Agenzia regionale per la difesa del suolo. La caduta di un albero sull'argine del fiume - nei pressi della pista di atletica - venerdì pomeriggio, durante la bufera di vento, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: tre episodi simili in meno di un mese sono davvero troppi da sopportare, soprattutto se si considera che solo per un caso fortuito i crolli non hanno coinvolto persone in bici o a piedi, causando feriti. Dopo polemiche e rabbia, finalmente ieri è arrivata una reazione del sindaco Simone Petrangeli che, in una nota, ha puntato il dito direttamente contro l'Ardis, responsabile della manutenzione degli argini del Velino. Un atto dovuto e, soprattutto, atteso dalla cittadinanza che da tempo chiede maggiore attenzione per tutte le aree verdi della città, con interventi anche nei confronti di privati o enti che non assolvono agli obblighi di pulizia.

LA DIFFIDA
Stavolta Petrangeli non è andato per il sottile, chiarendo in una nota che «è stata sollecitata nuovamente l'Ardis per la manutenzione degli argini del fiume Velino rappresentando l'urgenza di un intervento di valutazione dei rischi per l'incolumità pubblica rispetto alla problematica degli alberi caduti nelle ultime settimane». Nell'ultima settimana di maggio, infatti, erano caduti due alberi sulla ciclabile che corre parallela alla Giorlandina. Fu proprio in quell'occasione che, di fronte alle proteste dei cittadini, il Comune chiarì la propria posizione rispetto alle cadute degli alberi, spiegando che la gestione degli argini del Velino spettava all'Ardis.
Dopo le polemiche dei primi giorni, la questione finì nel dimenticatoio, ma l'episodio di venerdì pomeriggio ha fatto tornare d'attualità il problema della gestione della sicurezza e dell'incolumità delle persone che usufruiscono dei percorsi lungo gli argini e il sindaco non sembra avere intenzione di lasciar correre, soprattutto in considerazione del sollecito formale che sarebbe stato inviato all'Ardis dopo i fatti di maggio. «In caso di ulteriore inerzia si legge nella nota inviata ieri mattina dal Comune si valuterà l'emanazione di una specifica ordinanza contingibile ed urgente nei confronti dell'Ardis e quindi anche l'eventuale esecuzione di interventi in danno». Una soluzione, quella ipotizzata, che in molti vorrebbero fosse applicata anche ai tanti proprietari di terreni lasciati all'abbandono nel cuore della città, da via Porrara al quartiere Micioccoli, fino a Campoloniano e Villa Reatina.
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