L'ex del Rieti Zonfrilli blinda
la porta della Valle del Tevere:
"Qui sto bene, ma sogno i Pro"

Lorenzo Zonfrilli, portiere Valle del Tevere
di Renato Leti
6 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Aprile 2017, 09:56
FORANO – Abitualmente si è portati a pensare che nel gioco del calcio il ruolo del portiere sia particolarmente adatto ad atleti già esperti con diversi anni di carriera sulle spalle piuttosto che ai più giovani e, nella media, si riscontra tale particolarità anche tra le squadre professionistiche dove rare eccezioni (Donnarumma, Perin, Meret) sembrano smentire tale concetto. Nel panorama calcistico del Lazio la maggior parte dei “numero uno” denotano effettivamente un’età che giostra intorno alla “trentina”, pur con delle eccezioni come quella riguardante l’attuale giovane portiere della Valle del Tevere.

LA STORIA

Lorenzo Zonfrilli è nato a Roma il 17 gennaio 1995 ed è cresciuto nel settore giovanile della ASRoma; è approdato successivamente in serie D indossando le maglie di società prestigiose.

L’INTERVISTA

Un cammino importante iniziato nella Capitale?
Ho iniziato la mia attività nel settore giovanile della AS Roma dove ho disputato tutte le categorie dai Pulcini fino alla Primavera. Poi la serie D con Viterbese, Castrense, Rieti ed Eccellenza con la Valle del Tevere.

Episodi belli da raccontare ce ne sono molti?
La lista sarebbe molto lunga ma tra quelli che per me sono stati più significativi ricordo un derby Primavera tra Lazio e Roma a Formello in una cornice di pubblico indescrivibile per entusiasmo e tifo molto caldo; quindi la vittoria nella Supercoppa Primavera contro l’Inter (dove partivamo sfavoriti) e due Tornei di Viareggio dove non abbiamo fatto molto bene ma che rimane comunque una bellissima esperienza.

Poi sono arrivate le convocazioni per gli allenamenti con la prima squadra?
Momenti fantastici e indimenticabili: per un ragazzo di diciotto anni avere di fronte ed allenarsi insieme a monumenti del calcio come Totti e De Rossi rimangono emozioni immense.

Altri ricordi importanti?
Vorrei ricordare il mio esordio contro il Budoni con un rigore parato: esordire e parare un rigore credo che sia il massimo; poi i playoff in cui abbiamo affrontato Olbia, Poggibonsi e Taranto sono state sfide difficilissime, tutte molto belle e accompagnate da tanti spettatori.

E la scorsa stagione a Rieti?
Quella dello scorso anno scorso a Rieti è stata una stagione stupenda: ricordo partita dopo partita ed abbiamo disputato un grandissimo campionato che all’inizio nessuno si aspettava. Siamo stati campioni d’inverno e siamo arrivati a fare i playoff, anche se la vittoria più bella è stata sicuramente quella del girone di ritorno a Grosseto dove tutti ci davano per sfavoriti ma proprio questa cosa ci ha uniti ancora di più e siamo riusciti a vincere per 1-0 una partita difficilissima pur soffrendo molto. La cosa più bella di quella giornata che ancora ho impressa nella mente è che a fine gara tutti i tifosi presenti, compresi quelli del Grosseto, ci applaudivano e fu per noi un’emozione speciale.

Che tipo di rapporto c’è con i compagni di squadra?
Per quanto riguarda i compagni di spogliatoio, ce ne sono molti con cui ho legato tantissimo e con i quali ancora oggi sono in contatto e ci vediamo. Molti sono riusciti ad arrivare in serie A e sono contentissimo perché se lo meritano tutti quanti; altri invece stanno facendo un percorso simile al mio.

E con i preparatori dei portieri?
Sono rimasto legato con quasi tutti i preparatori che ho avuto negli anni precedenti; con alcuni sono tuttora in contatto e ci sentiamo telefonicamente o mi ci incontro, magari per chiedere un consiglio su alcune situazione di gioco.

Come considera l’attuale stagione della Valle del Tevere?
Stiamo facendo una stagione importante: siamo arrivati alla semifinale di Coppa Italia ed abbiamo perso ai rigori. In campionato in questo momento siamo secondi e puntiamo a mantenere questa posizione per poter disputare i playoff. Siamo una squadra molto giovane ed abbiamo tutti tanta voglia di dimostrare il nostro valore. Io faccio parte di questo gruppo dallo scorso mese di dicembre: purtroppo ero rimasto fermo dalla scorsa stagione ed in serie D era dura trovare una squadra a causa di questa regola di far giocare gli Under. Quasi tutte le squadre utilizzano il fuori quota in porta; avevo avuto qualche chiamata ma nessuna mi era apparsa soddisfacente. Speravo e volevo fare il salto di qualità nei professionisti ma purtroppo non ci sono riuscito.

L’approdo alla Valle del Tevere come è avvenuto?
Nel mese di dicembre 2016 mi è arrivata la chiamata del mister Stefano Scaricamazza e nel giro di tre ore ero già a Forano per iniziare gli allenamenti con la squadra. Ho conosciuto subito il preparatore dei portieri Mario Scialdone e mi ci sono trovato bene fin dal primo momento: è molto preparato nel suo ruolo e possiede tanta voglia di farci migliorare. Mi ha accolto nel gruppo dei portieri immediatamente facendomi sentire subito a mio agio. Poi al termine dell’allenamento ho incontrato il direttore sportivo Alessio Bianchi, gran bella persona che riesce sempre a creare un giusto ambiente sportivo miscelando elogi e rimproveri (bastone e carota…!): mi ha convinto subito a firmare, la squadra mi ha accolto benissimo e nello spogliatoio ho conosciuto il presidente Enzo De Santis. Proprio il presidente riesce a trasmetterci tanta voglia di arrivare e di fare bene.

Come può essere considerata la Valle del Tevere nel panorama calcistico regionale?
La Valle del Tevere è una grande società, molto seria: sono felicissimo di farne parte. Regna la serenità ed un clima perfetto per migliorare e ottenere risultati soddisfacenti. Una società che merita sicuramente una categoria più alta.

Una sua considerazione sul calcio dilettantistico di oggi?
Nel calcio dilettantistico cambierei la regola degli Under. E’ vero che in questo modo si concede più spazio ai giovani ma alla conclusione dei tre anni in cui vengono obbligatoriamente utilizzati, il più delle volte vengono messi da parte: anche se hai le qualità, le società preferiscono comunque mettere in campo il giovane e di conseguenza ti costringono a scendere di categoria o addirittura a smettere di giocare. In Lega Pro prendono i giovani in valorizzazione a costo zero e quindi hai poche possibilità; in serie D e in Eccellenza c’è questa regola e quindi diventa difficile anche lì!

La sua situazione personale com’è?
Io gioco al calcio da quando avevo nove anni ed ho sempre sognato di farlo per tutta la vita in quello professionistico: ho fatto molti sacrifici ed altrettanti ne hanno fatto i miei genitori. Anche se nel frattempo il percorso è diventato più difficile, io non mollo e ancora credo che possa succedere qualcosa da un momento all’altro…!

C’è un calciatore famoso che ammira in modo particolare?
Il mio idolo, fin da quando ero piccolo, è Angelo Peruzzi: anche se il mio fisico è molto diverso dal suo, mi sono sempre ispirato a lui. In camera ho ancora i suoi poster attaccati ad una foto autografata da lui con dedica. Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona; la prima volta che l’ho visto ricordo ancora molto bene che non riuscivo a parlare: ero pietrificato davanti al mio idolo, al cospetto di uno dei portieri che ritengo tra i più forti al mondo.

DICONO DI LUI

Stefano Scaricamazza, tecnico Valle del Tevere
Nello scorso dicembre abbiamo deciso di tesserare un nuovo portiere e la scelta di Lorenzo Zonfrilli si è rivelata oltremodo felice. Un giocatore che è arrivato in punta di piedi ma che ha mostrato subito grandi qualità guadagnandosi la stima e la benevolenza di tutta la società. E’ un portiere giovane che di under ha poco, vista la sua esperienza e le sue doti tecniche che sono quelle di un veterano: ci auguriamo di poterlo avere a lungo con noi, anche se appare proiettato verso un grande futuro professionistico.

Mario Scialdone, preparatore portieri Valle del Tevere
Una valutazione tecnica di questo giocatore è di livello eccellente: possiede una buonissima tecnica di base, forte tra i pali, carisma da portiere moderno. Ha un grande margine di miglioramento e, pur essendo giovane, mostra tra i pali la classe di un veterano. E’ un bravissimo ragazzo anche al di fuori del campo, sempre educato ed affabile: legatissimo con Matteo De Vellis, suo compagno e collega di porta, ha un ottimo rapporto con me e tutto lo staff tecnico. Lorenzo Zonfrilli può essere definito sicuramente una garanzia!
© RIPRODUZIONE RISERVATA