Piano quadro Porrara, il no di Ascom: manca visione d'insieme della città

Piano quadro Porrara, il no di Ascom: manca visione d'insieme della città
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 31 Dicembre 2020, 00:10

RIETI - L’ultimo passaggio, l’ultimo giorno dell’anno e senza che mai, fino a ora, sia stato richiesto un parere ai commercianti della città. La delibera di approvazione del Piano quadro di urbanizzazione della zona delle Porrara, che andrà in discussione nel consiglio comunale in programma oggi in videoconferenza, in Ascom non l’hanno presa bene, giusto per usare un eufemismo. E il presidente di Ascom Confcommercio Lazio Nord, Nando Tosti, contesta pesantemente la mancanza della visione d’insieme della giunta di centrodestra.

L’affondo. «Non mi sembra una cosa normale che in un’operazione come quella delle Porrara non sia stata coinvolta la città – attacca Tosti - Fino a una decina di anni fa, la popolazione cittadina era composta da circa 45 mila residenti, mentre allo stato attuale se ne contano 37 mila, con tutte le persone che ormai vivono e studiano fuori Rieti.

Non c’è stato un aumento demografico ma anzi un calo, si parla di più di mille case sfitte all’interno della città, molte delle quali anche a causa del sisma e in Comune cosa fanno? Aumentano ancora le cubature di cemento, con 37 mila metri quadri a uso commerciale che sorgeranno sulle Porrara, il tutto senza minimamente coinvolgere le associazioni di categoria, che avrebbero invece potuto fornire consigli e pareri in qualità di operatori del settore commerciale. Cosa pensano in Comune? Che il centro storico resti così com’è? Spostando 6-7 mila persone da un punto all’altro della città, anche le attività commerciali andranno verso il nuovo centro d’attrazione, se non ci sarà più un flusso di persone che frequenterà il centro, che sarà così sempre più desertificato sia commercialmente che dal punto di vista residenziale. Già l’operazione di Campoloniano spostò parte dei residenti, svuotando il centro: e ora si pensa a edificare nuovi spazi commerciali di 37 mila metri quadri, quando già un centro come il Perseo misura 5.687 metri quadri». 

Riguardo le Porrara, Ascom fa suo il pensiero espresso già più volte in passato dall’ex assessore all’Urbanistica della giunta Petrangeli, Giovanni Ludovisi: «Non c’è un progetto di visione d’insieme della città e se produrre soltanto altra cubatura commerciale è la visione che ha la giunta Cicchetti, allora è bene che si sappia fin da ora. E’ chiaro che l’operazione delle Porrara viene da lontano, con i proprietari dei terreni che pagano da anni gli oneri urbanistici: ma è stato studiato un piano per aumentare demograficamente questa città? Sono stati previsti incentivi per la riqualificazione degli immobili già esistenti? No, perché è chiaro che ai costruttori conviene più costruire che riqualificare l’esistente. Ma la paura degli esercenti, ora, è che i metri quadri commerciali delle Porrara verranno successivamente agganciati alla superficie commerciale prevista all’ex zuccherificio».

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