Rieti, turismo: viaggio
tra fede e storia

Presepe vivente di Greccio
di Sabrina Vecchi
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Giovedì 2 Novembre 2017, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 01:00
RIETI - Iniziano ad aprirsi gli scenari del progetto «Da Greccio a Rieti la Valle del Primo Presepe». Sarà un'edizione zero che permetterà di testare i riscontri di pubblico e gradimento, nonché di rinsaldare il rapporto con la francescanità di cui il territorio reatino è luogo privilegiato. «L'idea - spiega il vescovo di Rieti, Domenico Pompili - raccoglie gli sforzi di quanti in questi anni hanno cercato di non seppellire l'eredità storica e spirituale del nostro territorio segnato da san Francesco. L'obiettivo è quello di proporre un altro volto più conforme all'originale che non collima con una certa vulgata sdolcinata e tende a mettere in rilevo l'apporto religioso e sociale del Poverello».

IL PROGRAMMA
Un'azione ad ampio raggio che prevede un programma che si aprirà il prossimo 2 dicembre tramite il coinvolgimento di svariate realtà e le collaborazioni coordinate con i Comuni di Rieti e di Greccio, la Fondazione Varrone, Confcommercio e Fondaco, una prima serie di soggetti che dovrà con il tempo aprirsi a tutte le realtà sociali, culturali ed economiche del nostro contesto, conservandone il suo profilo spirituale.

Il patrocinio della Regione Lazio contribuirà inoltre con un'articolata attività di comunicazione di supporto: «La Regione risponde a questo progetto con entusiasmo - ha detto in conferenza stampa il presidente Nicola Zingaretti - e lo seguirà con attenzione e vicinanza con lo scopo di dare continuità al percorso già iniziato con il Giubileo e valorizzare gli itinerari storico-religiosi del Lazio». Non certo di poco conto la partnership con Autostrade per L'Italia che ha accettato con favore quasi istintivo l'inserimento dell'iniziativa nell'ambito di «Sei in un Paese meraviglioso».

Una campagna già conosciuta con favore dai viaggiatori autostradali e volta alla scoperta dei luoghi d'interesse che punteggiano il percorso lungo la nostra penisola. Si vedranno uscire dai confini provinciali i banner promozionali e divulgativi de «La Valle del Primo Presepe», con un'ampia divulgazione nei caselli autostradali e tramite tutti i canali messi a disposizione di Autostrade per L'Italia. Già attivo l'ufficio informativo negli ex locali della caserma dei Carabinieri di via Cintia, aperto anche a tutti coloro che vorranno collaborare per la riuscita dell'iniziativa, ed attivo anche il sito web grazie al quale prende avvio la realizzazione del primo archivio documentale mondiale del presepe.

Nella pratica, il programma prevede una ricca esposizione di presepi di ogni tipologia e provenienza in collaborazione con l'Associazione Italiana Amici del Presepio, un contest di arte presepiale, un contest di pittura per ragazzi e uno per madonnari, arte di strada alla quale spesso non viene dato il giusto spazio. Inoltre, installazioni di arte contemporanea, l'esposizione di un presepe di un Paese straniero ospite - si parte con la Germania - e molte altre idee che saranno svelate man mano.

Filo conduttore del tutto, l'obiettivo finale: riscoprire il Natale. Quello vero, quello essenziale che nacque nell'intenzione del «nostro» San Francesco in un contesto non avvolto dal magico scintillio di slitte trainate da renne, ma nella povertà disarmante di una mangiatoia. Quasi una provocazione, oggi. Da riscoprire per non perdersi.
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