Operazione dei carabinieri di Borbona. Le indagini sono partite dopo una denuncia della titolare di un’azienda agricola locale verso delle persone del Frusinate e del Casertano che avevano acquistato in tempi diversi da lei e da un’altra azienda, alcuni capi di bestiame per un controvalore di 25.000 euro e che gli acquirenti avevano pagato con degli assegni che posti all’incasso, venivano fermati dalle banche in quanto risultati falsi ed alcuni di loro smarriti. I carabinieri della stazione di Borbona si sono messi ad indagare estendendo le indagini anche nelle province del Lazio e in quella di Caserta raccogliendo informazioni utili sugli allevatori di tali province.
Al termine, i militari sono riusciti a risalire all’identificazione di coloro che hanno posto in essere l’azione.
Si tratta di cinque persone, di cui quattro uomini residenti in provincia di Frosinone e una donna in provincia di Caserta: D.F.A di 29 anni, D.S.L. di 53 anni, D.S.M. di 36 anni, M.V. di 70 anni e D.S.R. di 35 anni. Gli stessi sono stati deferiti in stato di libertà alla competente procura della Repubblica per concorso in truffa, ricettazione, appropriazione di cose smarrite, sostituzione di persona e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
Tutto il bestiame è stato rinvenuto in una stalla di Monte San Giovanni Campano, il cui proprietario è però risultato estraneo alla vicenda. I capi sono stati affidati in custodia giudiziaria ai rispettivi proprietari.
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