«Noi siamo per il completamento della Rieti-Torano ma per quello che è realmente, ovvero una dorsale appenninica che da Civitavecchia va verso l’Adriatico», dice l’assessore Giovanni Ludovisi. Tradotto: il «miglio» mancante, quello che passa da Casette, deve avere dignità di super strada, cosa che il tracciato scelto da ultimo dalla Provincia a parere del Comune di Rieti non ha. Stessa posizione ha espresso il sindaco di Cittaducale Roberto Ermini, sulla scorta però della sua ipotesi progettuale, la cosiddetta variante di Cardito (soluzione caldeggiata anche dal Comitato di Casette).
«Noi eravamo e restiamo su Cardito ma non è che la nostra posizione è scolpita su pietra – precisa Ermini – Se qualcuno ci mostra una soluzione alternativa ugualmente valida e fattibile noi non abbiamo preconcetti».
Un passo avanti notevole, nell’impasse che da anni blocca non solo progettisti e cantieri ma anche il dibattito tra comuni. Potrebbe dunque riprendere quota l’altro tracciato a lungo caldeggiato dalla Provincia, quello cosiddetto del «pellaio», fortemente osteggiato dal Comitato di Casette e nel marzo del 2013 «impallinato» dalla Soprintendenza.
«L’Astral ha registrato le posizioni di tutti e si è incaricata di verificare per ciascuna ipotesi i pro e i contro», spiega Ermini. Di fatto si ricomincia da capo, perciò la conferenza di servizi che si apre il 14 giugno resterà sicuramente in stand by in attesa delle valutazioni e dell’acquisizione di tutti i pareri del caso. Non secondario il fattore risorse: il rup di Astral ha quantificato in 10 milioni di euro i finanziamenti immediatamente disponibili ma ha anche riferito che la Regione è pronta a integrare la cifra ove si raggiunga un’ipotesi progettuale condivisa e fattibile.
«Quella di Cardito a nostro avviso non lo è e chi sostiene solo quella ipotesi di fatto non vuole completare la super strada», sottolinea Ludovisi, replicando a distanza al M5S. «Noi invece la superstrada la vogliamo fare e con il minor impatto ambientale possibile. Seguendo quale tracciato? Questo non siamo noi a doverlo dire, è l’Astral che deve fare proposte».
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