Troiani, abruzzese anche se nato ad Afragola, conosce alla perfezione spirito e valori del rugby. Affermatosi a livello internazionale come uno dei migliori estremi, ha indossato 47 volte la maglia azzurra, 294 la casacca neroverde de L’Aquila, realizzando in campionato ben 2681 punti. Dopo aver partecipato a due coppe del mondo (1991 in Inghilterra e 1995 in Sudafrica) si è ritirato dal rugby agonistico nel 1997. Fino al 2001 Troiani è stato direttore tecnico de L’Aquila Rugby e dal maggio 2010 ricopre l’incarico di Manager della squadra Nazionale. Insomma è uno che del rugby conosce i valori validi in campo e fuori. Esistono regole non scritte che il rugby difende e promuove.
“Vero - conferma Troiani - Prima di tutto la sportività e il divertimento. C’è la gioia di stare insieme , di partecipare e di fare gruppo, ma c’è soprattutto la solidarietà, il sostegno da esprimere in campo e nel sociale. Ogni risultato, sportivo o meno, è frutto di un impegno collettivo. Ecco perché la FIR aderisce senza remore ad iniziative in cui i nostri valori possono trovare piena espressione. Mercoledi 9 novembre – conclude Troiani - la Nazionale sarà a Rieti con il cuore gonfio di solidarietà verso quei bambini che in un attimo hanno perso il sorriso e a volte la speranza”.
Parola di un rugbista particolarmente vicino alle tematiche del terremoto, avendolo vissuto in prima persona in occasione del sisma che colpì L’Aquila nell’aprile del 2009.
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