Prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio, il sostituto procuratore Oscar Cedrangolo aveva chiesto la conferma delle quattro condanne per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni, ma con la rideterminazione della pena per la concessione delle attenuanti generiche nei confronti dei quattro imputati: tre tecnici autori di un intervento di restauro, Berardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, e il presidente della commissione di collaudo Pietro Sebastiani, tecnico dell'Adsu.
«E' la fine di un percorso processuale che ha portato alla conferma di quanto ampiamente provato già nei primi due gradi di giudizio - ha brevemente commentato la Leonardi - Ritengo che la sentenza abbia restituito ai genitori di Luca la fiducia nella giustizia, anche se non potranno più riabbracciare il proprio figlio». Alla lettura della sentenza da parte del presidente del collegio giudicante, Rocco Blaiotta, si sono registrate scene di commozione tra i numerosi familiari dei ragazzi morti e i legali che li hanno assistiti. Decisiva si è confermata la perizia tecnica alla base della prima sentenza di colpevolezza, pronunciato dal tribunale de L'Aquila, che ha evidenziato il comportamento negligente da parte dei tecnici nei lavori di ristrutturazione dello stabile crollato.
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