«Non ho trovato una risposta puntuale, se non immaginaria - ha proseguito -. Ho percepito però un grido che sale dalle tante, troppe, vittime di questo evento catastrofico: non siate superficiali! Non separate mai la giovinezza dalla vecchiaia, l'istante dall'eternità, l'energia dal senso: la vita dalla morte».
«E oggi ce lo ripetono sommessamente: non commettere l'errore di riprendere tutto come se nulla fosse accaduto!
Qualcosa è cambiato e definitivamente. Ma non è l'ultima parola», ha aggiunto. La saggezza, ha detto, «invita a camminare rasoterra senza smettere di guardare in alto»: «Dobbiamo riprendere a camminare così. Lo dobbiamo, anzitutto, a questa bambina che sta per essere battezzata, ma anche a questi luoghi che già hanno conosciuto l'abbandono e non meritano il deserto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA