Terremoto: il vescovo Pompili:
"Questo zona non merita il deserto"

Il vescovo Pompili celebra la messa ad Amatrice a un mese dal devastante sisma
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Sabato 24 Settembre 2016, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 12:36
AMATRICE - «Ce la faremo?'. Questa è la domanda che serpeggia nell'animo di tutti i sopravvissuti», ha detto il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, nella messa ad Amatrice a un mese dal sisma. «In questo interminabile mese che ci lasciamo alle spalle mi sono chiesto spesso che cosa ci direbbero quelli che non sono più tra noi», ha affermato.

«Non ho trovato una risposta puntuale, se non immaginaria - ha proseguito -. Ho percepito però un grido che sale dalle tante, troppe, vittime di questo evento catastrofico: non siate superficiali! Non separate mai la giovinezza dalla vecchiaia, l'istante dall'eternità, l'energia dal senso: la vita dalla morte».

«E oggi ce lo ripetono sommessamente: non commettere l'errore di riprendere tutto come se nulla fosse accaduto!
Qualcosa è cambiato e definitivamente. Ma non è l'ultima parola», ha aggiunto. La saggezza, ha detto, «invita a camminare rasoterra senza smettere di guardare in alto»: «Dobbiamo riprendere a camminare così. Lo dobbiamo, anzitutto, a questa bambina che sta per essere battezzata, ma anche a questi luoghi che già hanno conosciuto l'abbandono e non meritano il deserto».
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