In tanti - da associazioni animaliste a volontari, da veterinari a guardie zoofile e forestali a persone comuni - si sono mobilitati dopo aver raccolto l’appello. A lanciarlo su facebook era stata la cognata dell’uomo, spiegando che la cagnolina, dotata di microchip, era ciò che gli restava dopo aver perso la sua famiglia. Era stata portata in un centro di accoglienza ad Amatrice ma quando l’uomo era andato sul posto a riprenderla non l’aveva più trovata. Sulle tracce di Lola si erano messi davvero in tanti e in tanti avevano dato eco e risonanza a quell’accorato appello. Poi l’avvistamento. Lola era rimasta ad Amatrice. Si aggirava nei pressi di quelle macerie che un tempo erano la sua casa. Raggiungerla non è stato semplice. Lola era spaventata e disorientata. Diffidente. Stamattina la bella notizia: i volontari dell’Enpa sono riusciti a recuperarla e, con i loro veterinari, a prestarle le prime cure. Ha un po’ di febbre e viene tenuta sotto osservazione. Ma ce l’ha fatta, Lola. Valerio, ricevuta la telefonata tanto attesa e sperata, si sta precipitando ad Amatrice per riprendersi quella “piccola”, preziosa parte di vita e di famiglia che gli è rimasta.
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