Rieti Sport Festival, emozione
per l'intervento di Tito Stagno
che raccontò la tragedia del DC-6

Rieti Sport Festival, la conferenza della Saletta dei Ricordi
di Giacomo Cavoli
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Sabato 16 Giugno 2018, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 10:17

RIETI - Una telefonata bella ed inaspettata, trasmessa in diretta dal vivavoce del cellulare ai microfoni del Rieti Sport Festival, in grado di "bucare" letteralmente il programma della conferenza dedicata alla Saletta dei Ricordi del Terminillo e aggiungere così un nuovo tassello della storia al lavoro di ricostruzione operato dall'ideatore della Saletta, Antonio Tavani, sulla tragedia aerea del Terminillo quando, il 13 febbraio del 1955, il DC-6 della belga Sabena si schiantò contro il costone dell'Acquasanta alle pendici del Terminillo, in località di Costa dei Cavalli a Cantalice, uccidendo 29 passeggeri fra i quali anche Miss Italia del 1953, Marcella Mariani.
 

A telefonare, al Parco del Coriandolo di viale Fassini, nel bel mezzo dell'incontro con il pubblico del Festival da parte di Tavani, del vice presidente della Saletta, Sandro Ciogli, di Giampaolo Muliari, direttore del museo del Grande Torino e della Leggenda Granata e dell'assessore comunale alla Cultura Gianfranco Formichetti, è stato niente meno che Tito Stagno, per decenni storico volto e voce Rai fin dagli anni del secondo dopoguerra e che, fra le tante telecronache sportive e d'attualità, con il suo "Ha toccato!" raccontò in diretta persino lo sbarco sulla Luna nella missione Apollo 11 del 1969. Stagno, però, visse in presa diretta anche la vicenda del Terminillo, arrivando sul luogo dell'incidente il giorno successivo, inerpicandosi fino al luogo dello schianto e raccontando ad un'Italia incredula le difficoltà del recupero e lo strazio che avvolse quei giorni.   
 

IL RACCONTO DI TITO STAGNO

Fra gli ospiti al Rieti Sport Festival, nella conferenza dedicata alla Saletta dei Ricordi, c'era anche l'amico e collega Rai di Stagno, Davide Sassoli - conduttore e vice direttore del TG1 dal 2006 al 2009 - che ha coinvolto telefonicamente Stagno, il quale ha così nuovamente offerto, da consumato narratore, il ricordo di quei giorni drammatici, legati all'analogia dell'incidente di Superga.
 

Una storia rimasta impressa nella sua vita - ha raccontato percettibilmente carico d'emozione lo stesso Stagno - Ad accompagnarlo, negli anni successivi, sono stati soprattutto i ricordi del viaggio e dell'arrivo a Rieti dopo la notizia dell'incidente, quando a guidarlo fino al luogo dello schianto furono dei boscaioli di Cantalice, aiutandolo a trasportare l'attrezzatura e a muoversi nella neve. Così, senza alcuna tregua da parte del maltempo, Stagno arrivò lì il giorno successivo, trovando un ambiente spettrale e realizzando così, con carta, penna e macchina fotografica, il suo servizio giornalistico.
 

Una storia, quella della tragedia del Terminillo, che Stagno ha raccontato anche nel capitolo "Pronti a partire" del volume "Mister Moonlight - Confessioni di un telecronista lunatico" (Minimum Fax), edito nel 2009 e scritto a quattro mani insieme a Sergio Benoni e del quale, nelle intenzioni, è prevista una prossima edizione aggiornata per festeggiare i cinquant'anni dello sbarco sulla Luna.  

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