Edicola Fiore ha lasciato un segno importante nel percorso di Stefano Meloccaro: “Questa avventura accanto a Fiorello mi lascia principalmente la consapevolezza che nella vita non è mai troppo tardi. Ho tantissime esperienze alle mie spalle come giornalista sportivo e non sono più un ragazzino, ma attraverso la perseveranza, lo studio e la passione per lo sport e lo spettacolo, puoi arrivare a fare cose che non avresti mai pensato di fare. Non bisogna mai fermarsi e avere sempre la capacità di mettersi in discussione. Spero che Edicola Fiore riprenda presto e che ci possa essere un futuro”.
Lo sport in generale, ma in particolare il tennis, che ha già ispirato Meloccaro per il suo primo libro e che diventa anche lo spunto per raccontarsi. E’ da qui che nasce “Studio Tennis”, il suo secondo lavoro dopo “Braccio D’Oro”: “Il libro, partendo dal tennis, racconta tanto di me e delle persone che attraverso il tennis ho avuto modo di incrociare. Anche l’incontro con Fiorello è avvenuto attraverso il tennis, o con personaggi come Adriano Panatta. Poter fare due scambi con lui è stata una grande emozione, un po' come se ad un reatino avessero dato l’opportunità di indossare la maglia della Sebastiani e fare due tiri a canestro con Sojourner”.
La reatinità di Meloccaro e la passione per lo sport si sono fuse perfettamente lo scorsa estate, in occasione della prima edizione del Rieti Sport Festival: “Quello che ho fatto è stato mettere semplicemente a disposizione la mia rubrica telefonica per la città. Rieti vive tanto di sport, e la passione è rimasta viva negli anni. Dopo aver ricevuto tanto, mi sembrava doveroso restituire qualcosa”.
A giugno arriverà la seconda edizione, anche se i nomi degli ospiti restano top secret: “La prima edizione è stata per tutti noi una specie di anno zero, una esperienza che ci ha fatto comprendere quali sono stati gli aspetti positivi, ma anche ciò su cui bisogna lavorare. Anche quest’anno cercherò di portare a Rieti il meglio delle mie conoscenze, anche se con sei mesi di anticipo è difficile riuscire a fare dei nomi. Quello che posso dire è che verrà assicurato pari livello. Quello che voglio sottolineare è che in questa seconda edizione non dimenticheremo il terremoto, lo scopo principale del festival è quello di tenere viva l’attenzione e utilizzare lo sport per inventare qualche progetto che potrà rivelarsi utile”.
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