Rieti, Solsonica: ora
è tutta di Gala Tech

Solsonica Rieti
di Alessandra Lancia
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Mercoledì 3 Febbraio 2016, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 17:11
RIETI - Tramonta Solsonica, su Colle Puzzaro sale la stella di Gala Tech, la controllata della romana Gala spa da più di un anno in pista per rilevare la società reatina produttrice di pannelli fotovoltaici. Per perfezionare il lungo percorso innescato dal concordato preventivo di Eems-Solsonica, mancava la cessione del ramo d’azienda, previsto dal decreto di omologa del Tribunale di Rieti del 14 ottobre scorso. Lunedì Gala spa, gruppo attivo nella vendita di elettricità al mercato libero, attraverso la controllata Gala Tech, ha perfezionato l’acquisto di Solsonica dietro versamento di 2,7 milioni di euro. Somma della quale al primo febbraio è stato versato l’acconto di 600mila euro e di cui verrà pagato il saldo entro il 31 luglio. Il concordato prevedeva anche l’aumento di capitale deliberato da Solsonica fino all’ammontare massimo di 2,8 milioni di euro, comprensivo di eventuale sovraprezzo e riservato alla esclusiva sottoscrizione di Gala. L’acquisto di Solsonica mette un punto fermo nella complessa operazione di salvataggio della compagnia reatina nata da Eems e poi naufragata sotto il peso dei debiti. Ma l’architettura finanziaria dell’operazione - che consentirà a Gala Spa di fare un salto di livello a Piazza Affari - poggia su fondamenta industriali che hanno radici nello storico stabilimento della Texas Instruments del Nucleo.

I LAVORATORI
Al momento, dei 600 di Eems, poi più che dimezzati all’avvento di Solsonica, restano 150 lavoratori. Di questi circa 35 tra tecnici e amministrativi sono stati già riassorbiti da Gala, gli altri sono in cassa integrazione fino ad aprile. Al momento, per far fronte a una commessa acquisita l’anno scorso da Gala, a rotazione una parte degli operai è tornata a lavorare ma senza una riassunzione da parte della nuova proprietà da aprile l’attuale forza lavoro di Solsonica sarà in mobilità. «Per la Fim Cisl bisogna recuperare il tempo perso, non certo per colpa dei lavoratori, con l’assunzione di tutti i lavoratori entro marzo», dice Giuseppe Ricci. «A quel punto, se Gala non fosse ancora nelle condizioni di riprendere a pieno l’attività, si potrebbe far ricorso ai contratti di solidarietà», fa eco Luigi D’Antonio della Fiom Cgil. Una battaglia è stata vinta, non ancora la guerra.
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