Rieti, Leoncini lancia la sfida
a Cicchetti per la guida
della città: "Mi candido"

Marzio Leoncini
di Alessandra Lancia
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Domenica 1 Maggio 2016, 06:16 - Ultimo aggiornamento: 14:24
RIETI - Comunali 2017, via le scarpette appese al chiodo cinque anni fa, torna in campo Marzio Leoncini: la maglia è quella azzurra di Forza Italia, che lo vide giovanissimo assessore allo Sport nelle due giunte Cicchetti e nella prima giunta Emili e poi assessore all’Urbanistica, «rimpastato» anzi tempo per i suoi inciampi giudiziari e finito suo malgrado in panchina. Venerdì sera, durante il coordinamento provinciale di Forza Italia, Leoncini ha messo a disposizione la sua candidatura a sindaco, disponibilità subito raccolta dal commissario del partito Sandro Grassi.
«Le scelte vanno ricondotte nella sede giusta, ovvero il partito - dice Grassi - quello di Leoncini è un altro nome su cui a breve ragioneremo insieme a tutti i nostri potenziali alleati, dal Ncd ai fittiani, alla Lega, fino a socialisti e i repubblicani. Con la candidatura di Leoncini, che si aggiunge a quella di Cicchetti, Forza Italia sta dimostrando di avere personalità importanti da spendere per la città. Avvieremo presto un confronto con gli altri partiti per trovare la sintesi migliore». Messa così sembra una carezza, invece venerdì sera la mossa di Leoncini è suonata come uno schiaffo al pur presente Antonio Cicchetti, da mesi «a disposizione» del centrodestra e della città. «Credo che sia tempo che Forza Italia torni a parlare con la voce dei moderati. Tanta gente che non ha dimenticato quello che ho fatto per la città in questi mesi mi ha chiesto di tornare in campo e io mi sono messo a disposizione del partito. Sandro Grassi ha recepito la mia disponibilità ed eccomi qua. Non ho nulla contro Antonio, ma francamente non condivido il percorso che ha imboccato». Gelo dall’altra parte del cielo azzurro.

LE REAZIONI AZZURRE
«Che dire di Forza Italia? Un partito brillante, vivo», ironizza Luigi Gerbino, che poi torna serio e affonda: «Dispiace per il livello del confronto: e pensare che il partito doveva essere il luogo dell’elaborazione della proposta politica». Non è più tenero Paolo Di Lorenzo, l’altro azzurro che affianca Cicchetti nella sua corsa verso il Comune: «Se potessi dare un consiglio a Marzio gli direi di risparmiarsi questa disponibilità. Non è questa la stagione per riproporre vecchi schemi e vecchi personaggi. Se poi vuole dare una mano e portare il suo mattoncino per la ricostruzione del centrodestra è benvenuto ma risolva i suoi inciampi giudiziari e comunque dimentichi la candidatura a sindaco».
Ma in tema di ritorni, perché Cicchetti sì e Leoncini no?
«Il ritorno di Cicchetti è il perno di un preciso progetto di rinnovamento generazionale, con lui a fare da garante ma con una squadra tutta nuova intorno. Questo non significa che non ci saranno altre candidature d’area, anzi: vedrete, verranno fuori personalità nuove e credibili. A ottobre le testeremo con un sondaggio e vedremo chi ha più chance».

NOI CON SALVINI
Mossa anche da «Noi con Salvini», ala Matteo Simeoni: «Continuare a dare alla città un’immagine di un centrodestra che va avanti a prove muscolari è un percorso che non ci interessa - scrive in una nota sottoscritta anche da Umberto Fusco - Dalla base arriva una richiesta chiara: chiusura netta con alcuni protagonisti del passato, rinnovamento dei partiti e dei movimenti, idee chiare per far risalire la china alla città e capacità di trovare una sintesi che ci faccia tornare uniti». Per adesso, le strade del movimento leghista si dividono dal resto del centrodestra, in sintonia con le scelte di Fratelli d’Italia. Poi si vedrà.
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