Forza Italia alla svolta:
il candidato è Cicchetti

Antonio Cicchetti
di Alessandra Lancia
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Giovedì 30 Giugno 2016, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 13:45
RIETI - Cicchetti, fortissimamente Cicchetti: salvo rovesci dell'ultim'ora, il direttivo di Forza Italia indicherà lui quale candidato sindaco espressione del partito. Rimangiata in un sol boccone la candidatura alternativa di Marzio Leoncini, è il commissario provinciale azzurro Sandro Grassi a sugellare la scelta di Cicchetti.

«Scelta compiuta in piena autonomia da Roma e alla base delle continue e ripetute sollecitazioni della base», tiene a sottolineare Grassi, respingendo al mittente quei rumors che davano il commissario assai tiepido sull'idea di un Cicchetti-ter ma richiamato all'ordine direttamente dai vertici capitolini del partito, dove da tempo si sarebbe chiuso l'accordo sull'ex sindaco. «Ora la candidatura di Cicchetti sarà portata da Fi sul tavolo degli alleati» dice Grassi.

GLI OSTACOLI
Ma anche qui la strada si annuncia in salita. Il Ncd, tramite Antonio Perelli, era per «cambiare schemi e persone»: «Serve una riprogettazione del centrodestra, fatta da persone diverse dai compartecipi, se non coprotagonisti, della sconfitta del 2012» aveva detto a Il Messaggero dopo il primo lancio della candidatura Cicchetti.

«Poi ognuno farà le sue valutazioni ma non è che siamo per l'unità a tutti i costi». Anche Fratelli d'Italia, con Paolo Trancassini, non era stato tenerissimo con Cicchetti, e al metodo prima il candidato poi programma e alleanze ha contrapposto lo schema contrario, avviando in solitaria una campagna di consultazioni con le categorie sociali. E non smentendo l'impressione che Fdi voglia comunque correre con un suo candidato al primo turno, salvo poi considerare un'alleanza al secondo.

Un rebus, poi, le scelte dei leghisti di Noi con Salvini, con Matteo Simeoni e Andrea Sebastiani praticamente separati in casa. In questo senso, il bagno di sangue che per il centrodestra storico è stato il voto romano, non è che abbia aiutato a riavvicinare le posizioni, anzi. Cicchetti, in verità, predica l'unità anche nella pluralità delle candidature. Ma il sondaggio che evoca per la scelta finale somiglia tanto a un plebiscito. Su di sé.
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