Rieti, scuole sicure: il comitato Sanna
chiede la chiusura a settembre
di tutti gli edifici danneggiati

Rieti, scuole sicure: il comitato Sanna chiede la chiusura a settembre di tutti gli edifici danneggiati
di Alessandra Lancia
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Giovedì 17 Agosto 2017, 07:13 - Ultimo aggiornamento: 13:20
RIETI - Scuole e sicurezza, il Gruppo genitori «Filippo Sanna» allarga il campo delle scuole sotto-osservazione e alza l’asticella delle richieste a Comune e Provincia in vista del riavvio delle lezioni. «Riteniamo doveroso sollecitare la chiusura a settembre almeno degli edifici scolastici che hanno subìto danni e interventi strutturali anche puntuali e per i quali non è stata ancora eseguita la verifica della sicurezza, come prescritto dalle norme tecniche del 2008 e ribadito dal Tar Abruzzo», scrivono.

LA RICHIESTA
Il riferimento è al «Marconi», alla «Sacchetti Sassetti», al Palazzo degli Studi e al liceo Scientifico Jucci. Per il Gruppo «ci sono i tempi, le strutture e i soldi per farlo, coinvolgendo i rappresentanti degli istituti per ridurre al minimo i disagi che dovranno essere affrontati». Le scolaresche andrebbero trasferite e subito «negli edifici individuati con la manifestazione di interessi e nei moduli provvisori» e questo subito, senza cioè aspettare l’avvio dei lavori di adeguamento.

LA REPLICA A MARRONI E GRILLO
Queste le proposte del Gruppo di genitori auto-organizzati, forse il più radicale rimasto in campo, e che dopo le polemiche sollevate dagli ex consiglieri comunali della sinistra Gian Piero Marroni e Arianna Grillo sul tavolo messo in piedi dal Comune con i comitati di genitori con l’accusa (ai comitati) di essere più morbidi con l’attuale amministrazione precisa: «Da parte della nuova amministrazione comunale riscontriamo un’apertura che prima non c’era. Quanto a noi non abbiamo affatto cambiato linea strategica. Abbiamo sempre detto e continuiamo a dire che la responsabilità della messa in sicurezza degli edifici scolastici rimane del Comune e della Provincia. E’ la politica priva di contenuti che impone di fare confusione. La nostra coerenza è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo cercato un dialogo con la precedente amministrazione che ci è stato negato in tutti i modi. Anzi, siamo stati osteggiati e derisi. Il tema delle scuole sicure dovrebbe essere di interesse di tutti. Auspichiamo perciò che anche le opposizioni diano il loro contributo».
 
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