Lo Snals parla di chi aveva un contratto fino al 30 giugno scorso e ha maturato il diritto alle ferie in misura di 2,66 giorni per ogni mese di servizio prestato. Nel Reatino, coinvolti circa 200 docenti. «A coloro che sono stati in servizio con contratto a tempo determinato, con scadenza 30 giugno 2013 - recita un comunicato dello Snals - in base a quanto da noi appurato, non sarà corrisposta la retribuzione dei giorni di ferie maturati e non goduti a seguito di una nota interpretativa della legge di stabilità che ha emanato il ministero dell’Economia».
Di conseguenza, verrebbero considerate come «ferie d’ufficio» tutti i periodi di sospensione delle lezioni: Natale, Pasqua, i ponti, negando il diritto alla monetizzazione. «La decisione assunta dall’amministrazione è illegittima - osserva lo Snals - poiché retroattiva e considera già in atto il disposto dalla legge di stabilità 2012, che prevede tali modalità operative solo da settembre 2013. Inoltre, la decisione discrimina i lavoratori nella fruizione di un diritto fondamentale».
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