Si dichiara entusiasta Manuele Grassi, amministratore delegato dell’azienda venutasi a creare: «Il nostro prodotto è semplice ed ecologico, è necessario solamente collegare il dispositivo alla cassa bluetooth di cui Caleydoscope è dotato e poggiare il proprio telefono sul vetro. L’idea è nata lo scorso anno grazie ad Impresa in Azione, che ci ha impegnati per l’alternanza scuola lavoro. Al termine del progetto un piccolo gruppo ha deciso di continuare questa esperienza e, così, è stato possibile ottenere questa somma di denaro che pensiamo di reinvestire nel miglioramento del prodotto».
Una vittoria prestigiosa che non rappresenta, comunque, la fine di un percorso lungo e faticoso intrapreso con tanta determinazione dai ragazzi, come sottolinea lo stesso Manuele: «Il lavoro di squadra e la coesione del gruppo sono fondamentali per intraprendere un’idea di azienda per due semplice motivi: la spartizione del lavoro permette di concentrarsi in maniera migliore sui vari ruoli e l’essere una squadra unita permette di affrontare i problemi con maggiore tranquillità. Impresa in Azione la posso definire come uno sport, al tempo stessa faticosa ma educativa perché ti consente di metterti davvero nei panni di un’azienda, affrontando problemi sia economici che organizzativi. Infine, vorrei ringraziare, a nome di tutti, la professoressa Rondini che ci ha sempre supportato e sopportato, la preside Stefania Santarelli, grazie alla quale siamo venuti a conoscenza del concorso, Emanuele Marciano, referente di Impresa in Azione e i professori che durante le ore di lezione ci hanno concesso delle ore per l’alternanza. Chiunque voglia restare aggiornato sul nostro lavoro può visitare il sito web https://caleydoscope.net/ e le nostre pagine social».
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