Rieti, un preside reggente nel 40 per cento degli istituti reatini

Una lezione
di Samuele Annibaldi
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Martedì 29 Agosto 2023, 00:10

RIETI - Il fine settimana ha portato in dote quello che gli istituti scolastici del Reatino aspettavano da tempo: le conferme per i dirigenti titolari e le reggenze per gli istituti che, per vari motivi, non hanno un preside titolare. L’ufficio scolastico regionale del Lazio ha reso noti gli incarichi di reggenza che, per le scuole della provincia di Rieti, riguardano ben 10 istituti su 26: quasi il 40% degli istituti avranno il preside “a scavalco”, un titolare in altra sede che dovrà dividersi anche in altri plessi, spesso molto numerosi. Ci sono poi novità sulle titolarità, dove la maggior parte degli istituti vede il preside confermato, mentre in altri c’è un nuovo dirigente.

Le decisioni. È il caso dell’Istituto superiore Gregorio da Catino di Poggio Mirteto, che avrà un nuovo dirigente al posto di Maria Rita De Santis (in quiescenza): è Valentina Bertazzoli, che però lascerà la titolarità dell’Istituto Forum Novum di Vescovio a Torri in Sabina, che andrà in reggenza, anche se affidato alla stessa Bertazzoli.

A Passo Corese, nell’Istituto comprensivo di Fara in Sabina, il titolare sarà Giovanni Luca Barbonetti, che andrà poi in reggenza all’Istituto comprensivo di Montelibretti mentre l’Istituto superiore Aldo Moro è affidato in reggenza a un nuovo dirigente. Tornerà ad avere la sua dirigente titolare l’Istituto Ferruccio Ulivi di Poggio Moiano, dopo anni di reggenza, per il rientro della dirigente scolastica Rita Morsani in provincia, dopo aver svolto per quattro anni l’incarico in provincia di Verona.

Il quadro. Di seguito ecco le reggenze degli istituti (10 su 26) per l’anno scolastico 2023/2024. L’Istituto comprensivo di Leonessa è affidato a Gerardina Volpe, quello di Petrella Salto a Marcello Ferri, quello di Torricella in Sabina a Maria Desideri, Amatrice ad Annamaria Renzi, il comprensivo di Contigliano a Irene Di Marco, quello di Montasola alla preside dell’Alberghiero Alessandra Onofri, Torri in Sabina a Valentina Bertazzoli, Magliano Sabina (Omnicomprensivo) ad Alfonso Francocci, Istituto superiore Aldo Moro di Fara in Sabina ad Annunziata Marciano di Roma e il comprensivo Angelo Maria Ricci di Rieti a Paola Testa.
«È quanto, in sostanza, ci si aspettava - osserva Luciano Isceri, segretario provinciale dello Snals. - Una serie di istituti in reggenza, anche grandi, visti i numeri da Passo Corese alla Ricci, da Magliano a Torri in Sabina, malgrado non siano scuole sottodimensionate. Il rischio grande è quello che, alla fine, sarà il dimensionamento scolastico a trovare le soluzioni, così come le riforme che arriveranno dall’alto, che mirano ad innalzare il numero minimo di alunni (900 a fronte degli attuali 600 e 400 per le scuole di montagna, ndr.).Una provincia come la nostra, con i numeri poco incoraggianti, sarà la prima a pagare lo scotto di una riforma che, a questo punto, terrebbe conto solo e sempre più dei numeri e sempre meno della reale situazione geografica. Pressoché scontato, dunque, che oggi il Reatino abbia una situazione come quella che su 26 istituti, 10 non abbiano il dirigente scolastico titolare e che siano affidati a un preside in reggenza. Se poi arriveremo all’innalzamento dei numeri minimi di alunni richiesti, la situazione per il Reatino non può che peggiorare».

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