Rieti, scuole: accorpamenti?
Meglio lo status quo

Rosatelli
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Martedì 21 Novembre 2017, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 13:16
RIETI - Scuole senza alunni, la Provincia chiede a Regione e Ufficio scolastico regionale di soprassedere anche quest'anno all'applicazione delle regole e di mantenere l'autonomia scolastica all'istituto di Amatrice e ai «comprensivi» di Leonessa, Cittaducale, Petrella e Casperia. Chiesto il mantenimento dell'attuale assetto anche al Varrone, che vede insieme Classico, Artistico e Geometri, pure sotto-soglia nonostante una ripresa delle iscrizioni al Classico. L'unico cambiamento è quello concordato tra il comprensivo Marconi (in sofferenza ma ancora sopra la soglia dei 600 alunni) e il «D'Angeli» di Cantalice (sottodimensionato), che il piano provinciale ha recepito. Nel piano varato ieri dalla Provincia anche la richiesta di attivazione di un nuovo indirizzo per il «Savoia» (corso serale per servizi socio-sanitari), un nuovo indirizzo per il Rosatelli (Gestione delle acque e risanamento ambientale) e per l'istituto di Borgorose la creazione di uno Scientifico. Provincia, sindaci e istituzioni scolastiche (ad eccezione di Rieti e Cantalice e con loro Poggio Bustone e Rivodutri) hanno scelto di mantenere uno status quo di 9, 10 istituzioni sotto dimensionate su 29. Il dirigente scolastico provinciale Giovanni Lorenzini aveva chiesto ai sindaci scelte radicali per arrivare a un assetto che privilegiasse più la qualità che non la quantità. Di contro, il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, e con lui altri sindaci, chiedevano moratoria di 10 anni sui tagli alle scuole sottodimensionate per non sguarnire i piccoli comuni, soprattutto ora che è partita laricostruzione post-sisma. Da Rieti e Cantalice, invece, si difende la scelta di un accorpamento che vedrà sotto la dirigenza del Marconi tutta la fascia che va da Rieti centro-nord fino a Rivodutri.
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