Rieti, mortale sulla Terminillese:
no al patteggiamento per l'automobilista
che causò la morte di due centauri

Rieti, mortale sulla Terminillese: no al patteggiamento per l'automobilista che causò la morte di due centauri
di Massimo Cavoli
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Giovedì 20 Luglio 2017, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 13:48
RIETI - Niente patteggiamento per l’automobilista ritenuto dalla procura responsabile dell’incidente in cui persero la vita Ruggero Di Flavio, 40 anni, e Lorenzo Sacco, 35 anni, due reatini che a bordo di una moto, condotta dal primo, si scontrarono frontalmente con una vettura lungo la Terminillese (nella foto).

Il primo morì sul colpo, l’amico il giorno dopo al policlinico Gemelli di Roma dove era stato trasferito in condizioni disperate. Ieri, a quasi un anno dall’incidente, avvenuto il 24 luglio del 2016, la richiesta della difesa (Pietro e Filippo Carotti) dell’uomo che si trovava alla guida della Renault Clio, D.P. di 37 anni, di patteggiare la pena a due anni di reclusione, non ha ottenuto il consenso del pm che, nel corso dell’udienza, ha modificato il capo di imputazione escludendo il concorso di colpa da parte del motociclista, ipotizzato dal perito d’ufficio sulla base di una velocità tenuta dal mezzo intorno ai 70 chilometri orari.

Diversamente, per i consulenti delle parti offese (i genitori di Ruggero e Lorenzo, entrambi figli unici, assistiti dagli avvocati Emanuele Chiarinelli e Egidio Sabetta) la moto procedeva a una velocità inferiore e, comunque, tale da non risultare determinante nella causazione dell’incidente.

Il no della procura al patteggiamento è il secondo, dopo quello con cui era stato rigettato il tentativo di ottenere per l’imputato una pena a un anno e 8 mesi. Il gup Francesca Ciranna, preso atto del mancato accordo tra le parti, ha accolto l’ulteriore richiesta dei difensori di procedere con il rito abbreviato, e ha fissato la nuova udienza a novembre. L’incidente, che suscitò particolare emozione in città, soprattutto per la notorietà delle vittime, avvenne all’altezza di un autolavaggio lungo la via Terminillese.

La Clio condotta da D.P. (risultato negativo alle analisi tossicologiche), secondo i rilievi della polizia stradale, aveva quasi ultimato alla propria sinistra la manovra di accesso nell’impianto privato, in un tratto contrassegnato dalla striscia continua, quando si scontrò con la Kawasaki, condotta da Di Flavio, proveniente in senso opposto. Impatto violento, che non lasciò scampo ai due amici e gettò nella disperazione le loro famiglie.
 
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