Rieti, la donna trovata morta ha ingerito acido muriatico. L'autopsia lo conferma
Resta il mistero dei segni di strangolamento sul collo e dei lividi sul corpo
Amici e familiari non credono all'ipotesi suicidio

Mariangela Mancini
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Venerdì 13 Maggio 2016, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 18:19

BORGOROSE - Mariangela Mancini ha ingerito acido muriatico. Lo rivela l'autopsia terminata poco dopo le 17 e 45 presso la camera mortuaria dell'ospedale provinciale de Lellis ed effettuata dal dottor Cipolloni. Un dato che fa pendere la bilancia verso l'ipotesi del suicidio, anche se la morte per ingerimento di acido non è immediata ed è molto dolorosa. Resta il mistero dei profondi lividi e graffi che la donna ha sul collo e dei lividi sul corpo. Gli inquirenti formulano anche l'ipotesi che la 33enne possa aver prima tentato di togliersi la vita provando ad impiccarsi e, non riuscendovi, abbia poi ingerito l'acido muriatico. I carabinieri del comando di Rieti, in attesa del dato ufficiale dell'esame autoptico, proseguono intanto le indagini ed anche oggi hanno ascoltato numerosi testimoni, cercando di ricostruire le ultime ore della donna. Familiari ed amici della 33enne non credono però al suicidio.

Mariangela Mancini, 33 anni, era scomparsa giovedì scorso da Borgorose ed è stata ritrovata senza vita ieri mattina ai lati di una strada di campagna nei pressi dell'abitazione della madre. Ieri, fino a tarda notte, gli inquirenti hanno ascoltato i familiari della ragazza, in particolare la mamma e il fratello, il suo ragazzo e diversi suoi amici.

Le indagini, che sono coordante dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia provinciale di Rieti, non possono definirsi chiuse perché, come detto, gli uomini dell'Arma non sottovalutano i segni sul collo compatibili con lo strangolamento e alcuni lividi sul corpo. Nel luogo dove è stato trovato il corpo della donna è stato compiuto dagli esperti della scientifca dell'Arma di Rieti un lungo sopralluogo, coordinato dalla pm Cristina Cambi e dall'anatomopatologo incaricato dalla procura di Rieti. Gli stessi militari hanno sentito familiari e amici della donna.

I carabinieri del reparto operativo hanno ascoltato a lungo la madre, disperata, che abita molto vicino al luogo dove è stato trovato il cadavere, il fratello e il fidanzato con cui la 33enne sarebbe dovuta andare a vivere. Il vice procuratore Cambi ha disposto il sequestro dell'auto che la donna, ieri, prima di scomparire, aveva abbandonato di fronte l'abitazione della madre, e posto i sigilli alla casa che la vittima stava ristrutturando.


E c'è un altro aspetto da chiarire su quella bottiglia di acido muriatico: durante le ricerche di ieri, era stato controllato anche il terreno dove il corpo è stato poi ritrovato: dalle testimonianze, sembra che in quel punto, non fosse stato rinvenuto nulla. La vegetazione è tuttavia molto folta in quella zona e inoltre le prime ricerche sono avvenute sotto un forte temporale.

LA RICOSTRUZIONE
Da ieri alle 12 erano state ore di forte apprensione nel comune del Cicolano: l'ultima volta la donna era stata vista dalla madre a Spedino, una frazione del Comune di Borgorose che, pur essendo in provincia di Rieti, gravita sull'Aquilano. Erano state allertate le forze dell'ordine.


I familiari ne avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri di Borgorose che hanno subito iniziato le ricerche, anche con l'impiego di un elicottero e di una squadra del soccorso alpino. Alle battute hanno partecipato anche molti familiari e amici della coppia, alcuni dei quali giunti da Roma

La donna era fidanzata con un uomo che fa il falegname, lei stessa era molto abile nell'intaglio e nella decorazione dei mobili. Nei mesi scorsi avevano acquistato un'abitazione a Corvaro. Da poco, era scomparso il padre, un lutto che l'aveva profondamente colpita.

Secondo quanto hanno ricostruito i familiari, ieri mattina, la ragazza, prima di scomparire, era uscita per andare a casa di sua madre a prendere dei prodotti per pulire l'abitazione che sta ristrutturando: forse tra essi quella bottiglia trovata vicino al cadavere. Ha preso i prodotti, anche per il legno, per poi dirigersi alla macchina. Qui inizia il buio. La donna ha lasciato l'auto del fidanzato aperta e senza chiavi, con sè non aveva né documenti né il cellulare.

Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 10.20 di oggi: l’equipaggio dell’elicottero dei vigili del fuoco, partito da Ciampino e impegnato nelle ricerche, ha individuato dall’alto, nei pressi della località Fonte San Paolo, a circa 600 metri dall’abitato della frazione di Spedino, il corpo della donna. Attraverso il verricello dell’elicottero, un aerosoccorritore è stato calato a terra per prestare soccorso alla giovane donna, che però, purtroppo, era già morta. Presente anche la Forestale.
 

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