Rieti, smaltimento illecito di rifiuti
sanitari pericolosi dal de Lellis
Dieci le persone indagate

L'ospedale de Lellis
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Lunedì 17 Ottobre 2016, 17:39
RIETI - I magistrati delle procure di Roma e Frosinone ipotizzano danni per gli ospedali di Frosinone, Sora,
Cassino, Pontecorvo, Rieti, ma anche per il Policlinico Umberto I di Roma e il Policlinico Casilino di Roma. Le indagini hanno portato tra l'altro a stabilire che la società incaricata di smaltire i rifiuti sanitari presso gli ospedali di Frosinone, Cassino, Rieti e il Policlinico Casilino di Roma conferiva abusivamente come non pericolosi in un'azienda di Frosinone quantitativi di flacone di vetro ancora pieni in tutto o in parte di prodotto, e poi ancora cannule per flebo, aghi, garze siringe sporche di sangue.

Per questi motivi dieci richieste di rinvio a giudizio sono state avanzate dalla Dda di Roma per organizzazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti ospedalieri, per truffa aggravata e frode in forniture pubbliche tra Frosinone e Roma.

Per i danni agli ospedali Umberto I di Roma e quelli di Sora, Cassino e Pontecorvo, nel Frusinate, la direzione distrettuale antimafia di Roma contesta l'ipotesi di truffa aggravata e frode in pubbliche forniture. Per le irregolarità accertate sono state inflitte sanzioni per oltre mezzo milione di euro. Durante le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Roma Rodolfo Sabelli e dal pm di Frosinone Barbara Trotta, e svolte dagli agenti del Nipaf, è emerso anche che la società impegnata a smaltire i rifiuti sanitari del Policlinico Umberto I di Roma, avrebbe smaltito anche quelli che non figuravano nel contratto d'appalto e che, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto gestire l'Ama, la municipalizzata per l'ambiente della capitale.

Questo, per gli inquirenti, avrebbe determinato un profitto per la società con danno all'azienda sanitaria di Roma. In particolare la società incaricata di smaltire i rifiuti sanitari presso gli ospedali di Frosinone, Cassino, Rieti e il Policlinico Casilino di Roma conferiva abusivamente come non pericolosi presso un'azienda di Frosinone ingenti quantitativi di flacone in vetro di medicinali ancora pieni in tutto o in parte di prodotto.

Non solo ma, a seguito dei controlli del Nipaf, sono stati anche ritrovati, accanto al vetro conferito alle aziende, flaconi frammisti a materiale connesso ad attività di tipo sanitario quali cannule per flebo, aghi, garze, deflussori, siringhe, guanti in lattice in alcuni casi contaminati da sangue e quindi pericolosi a rischio infettivo, smaltiti come non pericolosi, mentre per i quali si prevede una diversa modalità di smaltimento specifica per i rifiuti sanitari pericolosi.
 
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