Rieti, Salaria: il caso rotatoria di Borgo Santa Maria al ministro

La rotatoria di Borgo Santa Maria
di Emanuele Laurenzi e Raffaella Di Claudio
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Venerdì 20 Maggio 2022, 00:10

RIETI - Un’opera incomprensibile che condiziona la viabilità di una provincia intera, creando un effetto domino con l’aumento del traffico sulle vie secondarie. E’ la sintesi del giudizio sulla rotatoria di Borgo Santa Maria che arriva da alcuni sindaci della bassa Sabina.

L'inziativa. Due giorni fa, sul tema, è intervenuto in maniera netta il deputato reatino Fabio Melilli, che in una lettera inviata al commissario per la Salaria, Fulvio Soccodato, ha definito «paradossale il fatto che quella rotatoria vanifichi il lavoro fatto riguardo al semaforo di Passo Corese». Tra i due ci sarebbe stato un primo colloquio, ma per ora non emerge nulla. La prossima settimana, però, il “nodo” della rotatoria di Borgo Santa Maria arriverà sul tavolo del ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini e a portarcelo sarà proprio Melilli.

Primi cittadini in campo. «Sono in linea con il pensiero dell’onorevole Melilli: questa rotatoria vanifica il lavoro fatto a Passo Corese e le conseguenze si vedono con le lunghe code che si creano ogni giorno», spiega Veronica Diamilla, sindaco di Poggio Nativo, «Fatico a capire con che logica sia stata fatta – prosegue la Diamilla – eppure il commissario Soccodato era venuto a fare un sopralluogo nella zona. Mi chiedo se ci siano le dimensioni per far passare un trasporto eccezionale». Una domanda più che legittima, visto che anche gli autisti di bus e camion hanno denunciato problemi di transito a causa delle ridotte dimensioni della rotatoria. «E’ assurdo che non si siano fatte valutazioni preventive – conclude la sindaco Verona Diamilla – per stabilire se fare un altro tipo di opera o, magari, non fare nulla. Mi associo a chi chiede una verifica prima di proseguire i lavori. Nel nostro paese abbiamo molti pendolari, anche noi sindaci siamo pendolari e subiamo tutti i problemi che si creano con le lunghe code in entrambe le direzioni». 
Pure Roberta Cuneo, primo cittadino di Fara Sabina, ritiene opportuna una riflessione sulle criticità della rotatoria di Borgo Santa Maria. «Da sempre siamo in contatto con Anas – spiega - con cui la collaborazione è costante e proficua e che ha realizzato un’opera importante per il nostro territorio come la rotatoria di Passo Corese. La riqualificazione della Salaria è un impegno di tutte le istituzioni ma credo che sulla rotatoria a Borgo Santa Maria sia importante fare una riflessione. Anche oggi abbiamo avuto un incontro con l’azienda e sappiamo che stanno lavorando per risolvere le difficoltà riscontrate. La nostra attenzione, come amministrazione, resta alta e confidiamo nel fatto che anche questa volta si troverà la corretta soluzione per dare alla cittadinanza un’opera che contribuirà a porre fine ai problemi di viabilità sulla Salaria». 
PERCORSI ALTERNATIVI 
Una interessante chiave di lettura sulle conseguenze indirette della rotatoria arriva dal sindaco di Toffia, Danilo Pezzotti. «E’ un dato di fatto che ha creato disagi – spiega – e lo vediamo ovunque. Nel fine settimana il traffico sulla strda Farense raddoppia, perché la gente lascia la Salaria a Osteria Nuova, passa per Toffia e rientra a Passo Corese. Vediamo la fila ormai anche tutte le sere e, una volta passata la rotatoria, tutto è libero». In appena due mesi la nuova rotatoria è diventata già famosa, riportando l’incubo traffico tra pendolari e turisti del fine settimana che, anche grazie ai navigatori, scelgono percorsi alternativi, finendo su strade meno adatte a sostenere flussi di traffico elevati con tutti i rischi che questo comporta. 
«Noi siamo pronti a supportare qualunque iniziativa – spiega il sindaco Pezzotti – ma temo che sarà difficile tornare indietro.

Mi chiedo come mai si sia arrivati a questo. E’ evidente che, viste le dimensioni della strada, una rotatoria in quel punto avrebbe creato un tappo. Potevano essere fatti altri interventi, oppure era meglio lasciare le cose come stavano e cercare una soluzione diversa».

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