Rieti, Massimo Pica riparte dai giovani,
allenerà l'Under 16 degli Arieti:
«Darò tutto me stesso per loro»

Massimo Pica
di Valerio Coan
3 Minuti di Lettura
Martedì 16 Maggio 2017, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 11:17
RIETI - Il ritorno di Massimo Pica nelle giovanili: a partire dalla prossima stagione sarà l’allenatore dei ragazzi dell’Under 16 degli Arieti. Pica, classe 1964, è un uomo che di rugby ne ha masticato parecchio sia da giocatore, sia subito dopo come allenatore. «Ho iniziato a praticare questo sport quando avevo 10 anni, posso dire quindi che vivo il campo da almeno 43 anni».

In più di quarant’anni di esperienza rugbistica di situazioni sportive, societarie e anche prettamente umane, ne ha vissute tante ed è per questo che forse ad inizio stagione con l’arrivo della notizia dell’unione con il Rugby Terni si mostrava timoroso: «Non sapevo come si sarebbero potuti amalgamare i due gruppi, avevamo già fatto un progetto di lavoro che poi abbiamo dovuto ricominciare».

Situazione nuova anche quella di lavorare in tandem con l’altro tecnico Alessandro Turetta. «Ho dovuto ricredermi» dichiara oggi che è finita la stagione da lui definita «più che positiva». «Sì è vero che c’è stato molto da lavorare per ovviare al poco tempo disponibile, ma si è creato sin da subito un gruppo stupendo. I giocatori hanno pensato immediatamente a fare amicizia tra loro piuttosto che creare gruppetti ed entrare in competizione. Era evidente agli allenamenti e soprattutto la domenica in campo di come questa squadra fosse molto affiatata».

Il lavoro con Alessandro Turetta ha permesso ad entrambi di confrontare due visioni dello sport differenti portando alla crescita di ogni singolo elemento in squadra. Se dovessimo forzare un paragone - senza dare più importanza ad uno e denigrare l’altro - potremmo dire che Turetta è stato la «Testa» e Pica il «Cuore» degli Arieti. Questo per dire che l’uno senza l’altro avrebbero comunque portato i loro frutti, unendo le forze però hanno contribuito ad equilibrare una macchina che ha svolto un ottimo lavoro e che ha meritato di togliersi diverse soddisfazioni.

Il «cuore» è l’aspetto fondamentale della visione rugbistica di Massimo il quale ha sempre puntato ad avere un buon rapporto con i giocatori, alcuni dei quali cresciuti dall’Under 16 fino all’attuale prima squadra.

È per questa ragione che forse oggi Massimo Pica è la figura più adatta per incarnare il progetto del Rieti Rugby che vuole tornare ad avere un settore giovanile al completo. L’importanza di un’Under 16 compatta ed unita è fondamentale per il divertimento dei ragazzi e per creare quel ricambio generazionale nella formazione maggiore che è mancato a Rieti da qualche anno a questa parte. «Darò tutto me stesso con tutto il cuore e spero che questo sarà utile per chiunque» dichiara emozionato di questa nuova esperienza.

Se da un lato c’è la voglia di scoprire come sarà lavorare di nuovo con i grandi di domani, dall’altro c’è ovviamente una vena di dispiacere nel lasciare gli Arieti con cui ha condiviso questa e le stagioni passate: «Alcuni dei giocatori in maglia amarantoceleste che sono scesi in campo queste domeniche hanno condiviso con me un percorso di crescita bilaterale. Mi hanno dato sempre il cento per cento di loro stessi e questa per me, da allenatore, è la vittoria più grande».

Nella sua ultima panchina non è riuscito a trattenere l’emozione: «Nonostante fosse l’ultima di Poule, nonostante fosse la partita che non venne giocata per la tragedia di Andrea Balloni che ancora ci distrugge l’anima, nonostante la stanchezza e un secondo posto già conquistato, i ragazzi hanno fatto una prestazione esemplare». Un’ulteriore conferma del grande lavoro che hanno svolto i tecnici, la società e gli stessi Arieti-Draghi dentro e fuori dal campo; conferma soprattutto di quanto il gruppo amarantoceleste sia una vera e propria grande famiglia.

«Non sono riuscito a trattenere le lacrime, ogni volta che facevano qualcosa di buono venivano davanti la panchina con gli occhi pieni di orgoglio. Mi mancherà allenare questi ragazzi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA