Attualmente il servizio per i Comuni dell’Unione Bassa Sabina (Poggio Mirteto, Montopoli, Cantalupo, Forano, Tarano, Stimigliano) e per il Comune di Salisano è gestito dalla Gea. Si tratterà adesso da valutare le condizioni di ingresso nell’eventuale passaggio da una società all’altra. Ed è stato questo il punto focale dell’incontro col Cda della Sapodir. L’Unione dei Comuni della Bassa Sabina ha un bacino di oltre 20mila utenti con un contratto per la gestione del ciclo dei rifiuti gestito dalla Gea con contratto quinquennale.
LE CONDIZIONI
Da valutare, dunque, le condizioni per l’ingresso di questo lotto di Comuni (quelli dell’Unione più Salisano al quale è esteso il servizio. Il presidente Gilardi ha spiegato che il passaggio in Saprodir potrà avvenire qualora non si configurino contenziosi con la Gea la società con la quale attualmente l’Unione ha in essere il contratto. Altra condizione è quella legata alle tariffe.
«I costi e le conseguenti tariffe per i nostri utenti – ha spiegato Franco Gilardi- non dovranno aumentare in alcun modo con il passaggio, anzi dovranno scendere». Non solo, qualora ci siano spese come il ristoro di beni e servizi attrezzature e quant’altro si è fatto carico la Gea per espletare il servizio in bassa sabina dovrà essere la Saprodir ad accollarsi gli eventuali oneri.
Al termine dell’incontro gli interlocutori si sono lasciati con la Saprodir che adesso farà un’attenta valutazione delle condizioni e di quanto emerso e quindi le parti si aggiorneranno per prendere una decisione.
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