Rieti, «pendolari» dei rifiuti scatenati
a caccia dei cassonetti ancora
presenti in alcune zone della città

Rieti, «pendolari» dei rifiuti scatenati a caccia dei cassonetti ancora presenti in alcune zone della città
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 21 Gennaio 2018, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 14:04
RIETI - Da quartiere storico e porta della città a discarica di Rieti. E’ la triste realtà che sta coinvolgendo Porta d’Arce, in particolare l’area a ridosso di piazza Chiesa del Suffragio, dove sono presenti alcuni cassonetti dell’immondizia. Il quartiere non è stato ancora coperto dalla raccolta differenziata e, come avvenuto già in altre zone della città, è diventato punto di ritrovo per i forzati del rifiuto non separato. Una situazione che sta creando problemi a causa dell’eccessivo accumulo di rifiuti, ma anche per le difficoltà che incontrano i residenti quando devono gettare l’immondizia prodotta quotidianamente.

CITTADINI IN TRASFERTA
La situazione è degenerata nelle ultime settimane e, qualche giorno fa, all’imbocco di via delle Stelle si è toccato il fondo. A raccontare il singolare episodio è un residente della zona, che si è rivolto anche alla Municipale. «Ero uscito a gettare l’immondizia – racconta l’uomo – e son andato verso il cassonetto di via delle Stelle, quello più vicino alla mia abitazione e che dovrebbe essere destinato alla mia utenza. Quando sono arrivato ho trovato un’automobile con tanto di carrello agganciato e un uomo intento a gettare un’enorme mole di immondizia nel cassonetto».

Una scena surreale, soprattutto se si considera che l’uomo in questione non era residente in zona ed era arrivato a Porta d’Arce solo per scaricare immondizia in maniera indifferenziata. «L’episodio è durato a lungo – racconta il residente – e ho deciso di avvertire la Municipale, anche in considerazione del fatto che quel cassonetto si trova proprio sotto le telecamere di sicurezza che sono installate sui pali del varco elettronico».

STORIA CHE SI RIPETE
La segnalazione non ha sortito alcun effetto, nonostante si trattasse di un comportamento fuorilegge. Il problema dei «pendolari dell’immondizia» era già emerso in altre zone della città, dove la raccolta differenziata porta a porta è con qualche mese di ritardo rispetto ai primi quartieri interessati. I cassonetti nella zona di Chiesa Nuova, in particolare, erano stati presi d’assalto per molti mesi, al punto che il Comune fu costretto a richiamare i cittadini al rispetto del regolamento per lo smaltimento dei rifiuti a seconda delle zone di residenza.

Si arrivò anche a parlare di controlli a sorpresa, con multe per chi fosse stato trovato a gettare rifiuti nei cassonetti di quartieri diversi da quello di residenza. Un piano evidentemente restato sulla carta, visto che storia si ripete coinvolgendo ora lo storico quartiere di Porta d’Arce, nonostante sia a disposizione dal lunedì al sabato l’isola ecologica nella sede Asm di via Tancia. «Quello che chiediamo – concludono i residenti – è un maggiore controllo della zona, anche perché sempre più spesso dobbiamo fare i conti con cassonetti stracolmi e immondizia che finisce nelle strade».
 
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