Rieti in Regione: Zingaretti potrebbe
chiamare in giunta Di Berardino

Claudio Di Berardino al cnetro della foto
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Lunedì 26 Marzo 2018, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 13:31
RIETI - Ultima «chiama» per la giunta Zingaretti, e la scelta di Liberi e Uguali potrebbe rimettere in partita anche Rieti. Scelta sofferta, per usare un eufemismo, ma uno dei nomi che è circolato con maggiore insistenza e credenziali è quello di Claudio Di Berardino (nella foto), reatino di Antrodoco, già segretario provinciale della Cgil (prima di andare a guidare la Cgil di Roma e Lazio), oggi alla presidenza nazionale dell’Inca.

LA SOLUZIONE A TUTTO
Sulla casella lasciata vuota da Zingaretti per Leu la serrata trattativa in corso è a livello nazionale e chiama in causa tutte le (tormentate) anime del partito ma a Rieti ieri sera si tenevano le dita incrociate. Di Berardino da anni è una sorta di «riserva della sinistra» per la città: il suo nome entra (ed esce) da tutti i tavoli che si sono susseguiti su Rieti in ragione dei suoi legami col territorio, coltivati con cura nonostante gli impegni romani.

Se dunque la scelta di Leu dovesse cadere su di lui per l’assessorato al Lavoro, oltre ai contrappesi politici si potrebbe considerare onorata anche la rappresentanza territoriale della provincia. Anche l’altro nome di Leu circolato nei giorni scorsi «sfiorerebbe» il reatino: è quello di Ottorino Ferilli, il sindaco di Fiano Romano candidato al collegio reatino alle ultime Politiche. In giornata si saprà, in vista dell’insediamento del consiglio previsto per domani.

L’UNICA CERTEZZA
L’unica certezza resta Fabio Refrigeri, uscito assessore e rientrato consigliere, in ogni caso riferimento indiscusso per il reatino per la sua vicinanza al presidenza Nicola Zingaretti e la sua conoscenza di tutti i dossier che riguardano il territorio.

Attesa anche per l’esordio in aula di Sergio Pirozzi, che continua a coltivare il disegno di far saltare il banco per tornare presto al voto, visto che la giunta si presenta senza una maggioranza politica in consiglio. Se e quanto poi un eventuale, rapido, ritorno alle urne giovi per esempio alla causa della ricostruzione post terremoto è un’altra storia.
 
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