Rieti, la rivoluzione dei primari al de Lellis
anche i malati di diabete contestano l'Asl

Rieti, la rivoluzione dei primari al de Lellis anche i malati di diabete contestano l'Asl
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Sabato 17 Ottobre 2015, 21:00 - Ultimo aggiornamento: 21:01
RIETI - La «rivoluzione dei primari» è questione che interessa solo i camici bianchi, i vertici Asl e i sindacati? Neppure per sogno. Coinvolge, eccome, l’utenza sanitaria, quanto mai preoccupati di ricevere al de Lellis cure da chi «sia grado di offrirmi la più alta percentuale di possibilità di guarire o la migliore possibilità di riuscita dell’intervento e non serve da chi mi racconti la favola del vissero felici e contenti nel modo più credibile».



Valutazioni fornite da Luigi Colaiuda, presidente della sezione reatina dell’Associazione italiana diabetici. Che oltre a contestare il giro di valzer nei reparti ospedalieri, punta in primis il dito contro l’atto aziendale che «in nome di presunti efficientamenti prosegue la sua corsa folle verso il precipizio, con l’Asl sorda agli allarmi di tutti. Nella prima stesura del piano l’unità operativa complessa di Diabetologia era addirittura sparita».



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