Rieti, il sabino Lorenzo Michele
pronto al debutto mondiale:
«Ripagati tanti sacrifici»

Lorenzo Michele
di Giacomo Cavoli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Agosto 2017, 08:57

RIETI - E' al suo primo mondiale in categoria Seniores e, soprattutto, al primo anno di presenza in maglia azzurra. Ma per Lorenzo Michele, 23 anni da compiere a settembre, il pentathlon moderno non è certo roba di ieri: è una storia che conosce da tanto, fin da quand'era bambino.

SACRIFICI E CONTRIBUTI

Fra i più giovani della nazionale azzurra che prepara l'assalto ai Mondiali del Cairo, dal 21 al 29 agosto prossimi, Lorenzo (è il suo nome, ma dallo sguardo sembra rassegnato agli equivoci) è uno degli Under 23 e degli atleti sabini in mezzo ai ragazzi impegnati nel collegiale di questi giorni a Rieti, diviso tra la piscina comunale di via Theseider, il PalaCordoni per la scherma e lo stadio Guidobaldi per il tiro-corsa.

Originario di Casali di Poggio Nativo - come spesso accade per tanti che vivono la noia della provincia sabina, terra di mezzo che respira l'odore della Capitale - i primi anni di sport di Lorenzo sono finiti subito assorbiti dal Centro di Preparazione Olimpico di Montelibretti: dopo non molto, Lorenzo aveva già inserito il pentathlon negli impegni di ogni giorno.

Il nuoto prima, poi, gradualmente, le altre quattro specialità:
«Ho cominciato subito con il nuoto, a dieci anni, come tutti - esordisce, ancora umido di piscina, prima di infilare la maschera da scherma - Ma il pentathlon è lungo e difficile: la maggior parte dei miei coetanei preferisce il calcio e anche durante gli anni di scuola ho trovato difficoltà nel rapporto con i professori, che non possedevano una visione in grado di conciliare lo studio con lo sport a livello agonistico.

In Italia non c'è un numero di centri tecnici suffcienti per la promozione del pentathlon - prosegue Lorenzo - ma sono felice di praticarlo, e di poter dare il mio contributo per farlo conoscere sempre di più a livello nazionale».
 

Diviso tra il Cpo di Montelibretti e l'Acquacetosa a Roma, per il piccolo marcantònio di un metro e novantuno si contano dalle cinque alle sette ore di allenamento ogni giorno. Fra le sue ultime migliori prestazioni, il settimo posto da Junior nella staffetta agli Europei di Sofia del 2015, in Bulgaria.

Diplomato al Liceo "Rocci" di Passo Corese, in forza al gruppo delle Fiamme Oro giovanili, il passo successivo di Lorenzo, nella vita oltre lo sport, è stata la facoltà di Economia alla Link Campus University:
«Di sacrifici, la mia famiglia ne ha sempre sostenuti tanti per permettermi di continuare la mia carriera sportiva, primi fra tutti il costo delle attrezzature per praticare le cinque specialità».

Lui li ha ringraziati con la perseveranza e il primo anno trascorso, di diritto, in maglia azzurra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA