Rieti, Napoleone blinda la porta
dell'Alba: "Gruppo fantastico,
ora lavorare per migliorare"

Francesco Napoleone
di Mattia Esposito
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Giovedì 7 Luglio 2016, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 11:07
RIETI - Dopo una stagione non in linea con le aspettative, l’Alba Sant’Elia si sta preparando in vista del campionato che verrà, forte di nuovi stimoli e con l’obiettivo di essere ultra competitiva provando a strappare un risultato importante nel campionato di Prima categoria.

Tra gli elementi più importanti del progetto c’è sicuramente Francesco Napoleone, portiere classe 1992: “La società aveva allestito una squadra molto competitiva, che aveva l’obiettivo di attestarsi tra le prime posizioni. I risultati che abbiamo ottenuto nella stagione appena conclusa sono stati però al di sotto delle aspettative, e questo ci dispiace molto. Il lato positivo è che abbiamo creato un gruppo fantastico, siamo davvero uniti”.

Per Francesco Napoleone quella appena conclusa è stata la quarta stagione con la maglia dell’Alba: “Si, questo è stato il mio quarto anno, prima di tornare all’Alba sono stato due anni in Umbria ad Arrone, uno al Contigliano e uno al Centro Italia”.

Nonostante la sua giovane età Napoleone sembra avere le idee piuttosto chiare riguardo il suo futuro: “Diciamo che fare programmi troppo a lungo termine è praticamente impossibile, il mio obiettivo è quello di continuare a lavorare e migliorare, sperando che la prossima stagione possa essere migliore di quella appena conclusa. Come detto, io continuerò a lavorare, se poi dovesse arrivare qualche chiamata è chiaro che la valuterò. Una delle priorità, attualmente, è soprattutto il lavoro, gioco a calcio divertendomi, visto che non ho la velleità di arrivare in serie A”.

Uno sguardo rivolto al futuro, dunque, magari togliendosi soddisfazioni proprio con la maglia dell’Alba Sant’Elia, ma con la consapevolezza che, al di là di quanto accade sul rettangolo di gioco, restano i rapporti umani che il calcio e lo sport sanno dare: “Il calcio è lo sport più bello del mondo, ma quello che resta dentro sono i rapporti umani che con gli anni ti costruisci. Quest’anno, come ho detto prima, abbiamo creato un gruppo fantastico, e questo è bellissimo. Voglio ringraziare la società dell’Alba che ogni anno ci concede la possibilità di divertirci su un campo da calcio, in particolare il presidente Colasanti”.

Ventiquattro anni ed una vita davanti, soprattutto sportiva, ma con la passione per il calcio che scorre potente nelle vene.
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