«La nostra terra è ricca di tesori sotterranei - spiega Ranieri - bellezze archeologiche millenarie. A Stimigliano si trova un acquedotto sotterraneo di epoca arcaica perfettamente conservato e ancora attivo; a Montopoli di Sabina la Grotta della Santaccia e Grotta Pinte, luoghi di culto in epoche remote; a Poggio Mirteto i resti di numerosi acquedotti sotterranei di epoca romana, tra cui quello dei Bagni di Lucilla, e il Fontanone; a Cantalupo un imponente pozzo-cisterna di epoca medievale profondo quasi 40 metri. Grazie al progetto Sabina Sotterranea tutto questo enorme museo di cui spesso ignoriamo l’esistenza, sarà aperto al pubblico, sia per i nostri cittadini che per la promozione e valorizzazione turistica del territorio».
«Queste meraviglie valgono davvero tutto il nostro impegno – ha aggiunto Ilario Di Loreto assessore dell’Unione dei Comuni Bassa Sabina con delega al turismo - insieme costituiscono un enorme museo sotterraneo. L’acquedotto di fonte Cantaro di Stimigliano è già stato reso visitabile al pubblico con grande successo di partecipazione e presto lo diventeranno anche altri siti. Inoltre sarà realizzata anche una guida cartacea con testi, informazioni tecniche e storiche e foto. Invitiamo i comuni che intendano unirsi a questo progetto, a contattarci».
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