Rieti, motociclisti tra passione
e solidarietà per le aree del sisma

L'incontro
di Fabiana Battisti
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Mercoledì 13 Settembre 2017, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 12:36
RIETI - Esiste da Gennaio a Montebuono l’Associazione ricreativa culturale “Mototuristi solidali”, no profit. Ha un presidente, vicepresidente e segretario: Fiorenzo Francioli, Daniela De Lucchi e Matteo Colasanti. É stata costituita come da statuto per svolgere “attività ricreative e culturali nei settori del mototurismo e delle attività correlate; promuovere ed organizzare attività educative, di sostegno e di aiuto concreto (...) con particolare riferimento alle popolazioni colpite da disastri e calamità naturali”.

IL PERCORSO
La realtà dei “Mototuristi solidali” nasce per dare personalità giuridica alla sua prima iniziativa, la motostaffetta 2017- “Dieci anni sulle strade del cuore-il Cuore porta al Centro” per la popolazione del centro Italia colpita dal sisma. La rivista “Mototurismo” ha patrocinato per la prima volta una Motostaffetta, a dieci anni dalla prima edizione. Questa sesta edizione, coinvolgendo gli appasionati di motociclismo, ha raggiunto più di 30 città italiane, nelle finora 23 tappe. É un servizio di Gazebo su una bicicletta e Rio-Villa San Lorenzo a Flaviano ad aver permesso di conoscere la frazione terremotata di Amatrice. E' stato poi portato all’Associazione 10 Agosto, di riferimento per la comunità, promotrice di attività sociali prima e dopo il terremoto. É la luce lo scopo della raccolta di finanziamenti tracciabili e trasparenti dei “Mototuristi solidali”; un contributo per la realizzazione dell’impianto di illuminazione pubblica di “campo Romeo” della frazione, con le sue 15 casette mobili provvisorie per cui l’Associazione 10 Agosto si è prodigata, racconta il presidente Fiorenzo Francioli.

La Motostaffetta 2017 con i suoi Tedofori e Gregari, il Libro, testimone di viaggio, sin dalla tappa zero del 10 marzo, presso il bar Barcollo a Torrita di Amatrice è partita con spirito di condivisione e sostegno del territorio. Ogni tappa ha mantenuto un’offerta libera, gestita dal basso, ha visto innescarsi spontanei processi di coordinazione tra i tedofori per lo scambio del “Libro” da una città all’altra, emblematica l’ottava tappa tra Puglia, Basilicata e Calabria. Fra i ricordi più forti Francioli annovera la seconda tappa in Umbria del 18 marzo, per il grande contributo del Motoclub di Spello; la quarta tappa in Abruzzo, alla ricorrenza del terremoto dell’Aquila con sensibilità particolare dei Motociclisti Aquilani nella loro città in ricostruzione. Emozione palpabile c’è stata poi nella tappa del 10 agosto, a Rio-Villa san Lorenzo a Flaviano, prima occasione di ritrovo della comunità a un anno dal sisma, in onore del santo patrono. La motostaffetta ha donato ufficialmente la prima tranche di fondi raccolti, 5000 €.
Tante sono state le associazioni a fornire il loro contributo, la CC Motorday, specie le sezioni di Roma, Sardegna e Veneto, gli “Squinquernati” di Poggio Mirteto e i “Sabinacci” di Montebuono, per citarne alcuni; purtroppo la realtà reatina è stata poco presente.

LA PROSSIMA TAPPA
La motostaffetta è ora al raduno conclusivo, 23-24 settembre in Umbria e Lazio.
L’ultima tappa “Back to Campi go to Amatrice” è l’unica ad avere iscrizione fissa in sostegno di Castelluccio di Norcia. Partirà da Campi (Perugia) per promuovere il progetto di rilancio del borgo voluto da pro loco e dal presidente Sbriccoli; proseguirà il 24 verso Amatrice, pranzando nel ristorante Matrù dell’Area food di San Cipriano. Ad Amatrice avverrà la consegna del “Libro testimone della motostaffetta”, intriso di emozioni ed esperienze che le strade d’Italia più sconosciute hanno offerto al tedoforo, cronista diverso ogni tappa.
Ma il Libro non avrà fine. Il testimone diventerà un e-book acquistabile online, racconto dei tanti chilometri di solidarietà unificante e ancora strumento di raccolta fondi per l’illuminazione di “campo Romeo”.

Per iscrizione, programma raduno finale, donazioni, news consultare: http://www.mototuristisolidali.it/.
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