Rieti, morì in naufragio in guerra,
tributo al soldato Caroselli

Costantino Caroselli
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Mercoledì 1 Giugno 2016, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 13:24
RIETI - L'avevano creduto disperso, ma non vittima dell'affondamento di un piroscafo, salpato da Rodi e carico di soldati italiani, avvenuto nel Mediterraneo. Invece, la verità è affiorata grazie alle ricerche effettuate dal nipote di un altro militare che era sulla stessa nave. E domani, a distanza di quasi 73 anni da quell'8 settembre 1943 che segnò l'armistizio, lo Stato renderà il doveroso riconoscimento a Costantino Caroselli, originario di Cittaducale, uno dei 4200 soldati fatti prigionieri dai tedeschi in quanto si rifiutarono di aderire al nazismo, morti nel naufragio dell'Oria, una carretta del mare norvegese requisita dai tedeschi e sulla quale erano stati imbarcati. Dalla nave colata a picco si salvarono solo in quarantanove, 37 dei quali italiani.Sarà la sorella Silvana, all'epoca della tragedia bimba di appena cinque anni, a ricevere dal prefetto la medaglia d'onore che ricorda il sacrificio di quel fratello che non ha mai conosciuto. Gli avevano fatto credere, e come a lei anche alle altre migliaia di parenti dei militari morti, che i loro cari erano da considerare dispersi e così è stato per settant'anni, fino a quando non è saltato fuori quanto effettivamente accaduto il 12 febbraio 1944.«Mio zio e i suoi compagni furono abbandonati in Grecia dopo l'armistizio - afferma l'avvocatessa Anna Rita Rufini, che ha affiancato la madre Silvana nelle ricerche - e così li fecero salire su un vecchio mercantile per internarli in campi di lavoro tedeschi. Quanto realmente accaduto venne però tenuto nascosto, forse per ragioni di opportunità da parte delle forze alleate, ma mia nonna non si è mai rassegnata alla scomparsa del figlio. Ha sempre sperato, fino all'ultimo, di poterlo riabbracciare, mentre invece la verità è sempre stata un'altra. La nave affondò il giorno dopo la partenza e non si salvò quasi nessuno». Domani, l'ultimo atto di quella tragedia dimenticata, con lo Stato che renderà a Costantino il giusto tributo.
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