Rieti Meeting: il Comune replica
a Giovannelli: pagato tutto,
sono già pronti i soldi del 2016

Rieti Meeting: il Comune replica a Giovannelli: pagato tutto, sono già pronti i soldi del 2016
di Christian Diociaiuti
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Martedì 23 Agosto 2016, 20:52 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 17:32
RIETI - «Noi aspettiamo un cenno da Sandro Giovannelli. E’ lui che deve dirci se il Meeting si farà o meno. E confermo che i soldi che dovevamo dargli del passato, glieli abbiamo tutti versati». A parlare è il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, in riferimento a Rietimeeting.

L’organizzazione dell’edizione dell’evento che a Rieti, in 45 edizioni, ha portato al Guidobaldi il meglio dell’atletica mondiale, quest’anno è più in bilico che mai. Non è una novità, in fondo, ma l’edizione 2016 sembra davvero a rischio. E l’ansia sale, considerati i pochi giorni che mancano alla data ufficiale, quella dell’11 settembre, come da calendario dei Meeting Iaaf.

IL PRIMO CITTADINO
«Con Sandro ci siamo visti diverse volte – spiega Petrangeli – e anche una settimana fa gli ho confermato il contributo delle istituzioni locali, Comune, Fondazione Varrone e Regione Lazio. Un totale di 100mila euro, se non qualcosa in più, con il Comune pronto a dargliene 35mila. Insomma, abbiamo ribadito il nostro impegno. E lui ha detto che ci avrebbe fatto sapere: la sua intenzione era di organizzare il Meeting. Ci ha anche assicurato che avrebbe fatto tutti i passaggi in federazione e con la banca russa che sponsorizza l’evento. Da quello che so – aggiunge il sindaco – il problema vero è proprio il contributo della banca russa, parliamo di circa 300mila euro, cioè la metà del budget della manifestazione. E’ lo stanziamento o meno di quella cifra che mette in discussione l’evento. Non sono certo le nostre poche decine di migliaia di euro».

LE CRITICHE
Le istituzioni si dicono quindi vicine al patron del Meeting. Ma soltanto lunedì a Il Messaggero Sandro Giovannelli aveva affermato: «Non ho avuto niente, soltanto qualcosa dalla Fondazione Varrone, il Comune deve darmi ancora il contributo degli ultimi tre anni». Petrangeli respinge l’accusa: »I soldi che dovevamo, glieli abbiamo dati. E quest’anno il Comune, come la Fondazione Varrone che è sensibile al problema, gli darà anche più degli scorsi anni. Ribadisco, il vero problema non sono le risorse che passano per noi, ma quelle che Giovannelli deve reperire altrove».

L’ASSESSORE
Sul tema del pregresso chiarisce ancora meglio l’assessore Vincenzo Di Fazio. «Il Comune - dice - ha pagato tutto, semmai ci sono i contributi regionali da recuperare. Ci sono ritardi ricollegabili ad un sistema che si è modificato. Prima, infatti, l’organizzazione del Meeting faceva capo a un comitato, un’associazione. Poi è diventata una srl e ciò ha creato problemi. Queste litanie costanti negli anni, però, non sono più ammissibili – sbotta Di Fazio - il Meeting costa 600mila euro e il territorio sostiene in parte la kermesse. Giovannelli deve capire che qui non si riesce a sponsorizzare alcuna associazione sportiva, il Meeting è un’eccezione e si riesce a sostenerlo perché porta in giro il nome di Rieti. Per noi è un evento fondamentale e per le critiche deve rivolgersi da qualche altra parte».

L’ATTESA
Non sono solo le istituzioni ad attendere un cenno da patron Giovannelli sull’organizzazione del 46esimo Meeting. Ci sono anche gli atleti (e i loro manager), che pur reduci dalle competizioni nazionali come gli Assoluti o addirittura dalle Olimpiadi di Rio, non faticherebbero a dire sì al tradizionale appuntamento reatino. C’è la città, che ha sempre risposto. E poi ci sono loro, i volontari.

I VOLONTARI
Quella grande e oliata macchina che dai trasporti agli alberghi, fino alla logistica, consente al Meeting di esser celebrato con il suo rodatissimo rituale. Ogni componente, a partire dai responsabili dei diversi settori, dai più giovani ai più vecchi, attende di sapere se quest’anno per una settimana potranno respirare l’aria della grande atletica, del Guidobaldi, correndo da un lato all’altro per aggiustare un vaso di fiori, pulire una tribuna o rendere più confortevole l’allenamento di un atleta. Tutti attendono le sue decisioni, quelle di Sandro Giovannelli. E le prossime ore saranno decisive.
 
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