Rieti, il macellaio suicida: iniziati
gli interrogatori dei colleghi di lavoro
S'indaga per istigazione e mobbing

Rieti, il macellaio suicida: iniziati gli interrogatori dei colleghi di lavoro S'indaga per istigazione e mobbing
di Emanuele Laurenzi
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Lunedì 10 Luglio 2017, 18:41
RIETI - Interrogatori ai colleghi per far luce sulla morte di Franco Eleuteri. E’ la mossa degli inquirenti che da due giorni stanno ascoltando le persone - iniziando a quelle i ci nomi sono nelle lettere lasciate da Eleuteri - che lavorano insieme al macellaio reatino in un Carrefour dell’Aquila, nell’ambito di un inchiesta portata avanti dalla Procura di Rieti che ha ipotizzato il reato di mobbing e induzione al suicidio.

Il sessantaduenne di Rieti si è tolto la vita lo scorso 28 maggio nella propria abitazione e, fin da subito, la famiglia aveva denunciato la situazione critica che l’uomo stava vivendo sul posto di lavoro. Vessazioni e umiliazioni che l’uomo avrebbe subito per mesi e che lo avrebbero spinto a togliersi la vita.

LE LETTERE
Per ora è stato aperto un fascicolo contro ignoti, ma da due giorni gli inquirenti stanno ascoltando gli ex colleghi di Eleuteri per ricostruire ciò che è accaduto nei mesi precedenti il suicidio. Fondamentali nell’inchiesta sarebbero risultate alcune lettere lasciate dall’uomo: in una di queste, in particolare, vengono fatti i nomi di alcune persone, mentre altre sembrerebbero un vero e proprio diario nel quale il reatino aveva annotato con precisione ciò che accadeva sul luogo di lavoro.
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