Partendo dalla capitale Pechino, dall’estremo nord ovest della Mongolia interna, fino giù all’estremo sud di Guangzhou, passando per le più importanti città della Cina; in numeri: 36.000 km, 14 città, 16 concerti, hanno visto protagonista indiscusso il tenore Gianluca Sciarpelletti, che con romanze come “Recondita Armonia”, “E lucevan le stelle”, “Nessun dorma”, e canzoni popolari come “Santa Lucia”, “O sole mio”, “Torna a Surriento”, “Funiculì funiculà”, ed altre ancora come “I love China” eseguita in lingua Cinese e il popolarissimo “Brindisi” tratto dalla Traviata di G. Verdi, ha saputo conquistare il pubblico Cinese, letteralmente in visibilio, per le performance del tenore Sciarpelletti che puntualmente, ogni sera, in ogni concerto, ha dato sempre il massimo, generoso e puntuale negli acuti, con il suo timbro sempre in maschera ricco di armonici, con fraseggio raffinato ha ben rappresentato il “bel canto” Italiano.
L’ennesima conferma e grande riconoscimento anche nel riscontro del pubblico che lo accoglie con applausi a scena aperta, standing ovation e calorose richieste di bis, ringraziandolo così, per il costante impegno e la continua ricerca, che ha negli anni contraddistinto, il percorso professionale, musicale e artistico del tenore Gianluca Sciarpelletti, diventando così il suo “sigillo di garanzia” come ha dichiarato egli stesso in una recente intervista:” solo con la ricerca del bel canto e lo studio continuo si può e si deve far sempre meglio”. L’umiltà di un grande artista, che giorno dopo giorno, si afferma sempre di più, nel panorama Lirico Internazionale.
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