Rieti, riaperta la storica libreria
Calliope a Poggio Mirteto:
«Per noi ancora più dura
ma l'importante era ripartire»

Libreria di Poggio Mirteto e il titolare Carlo Colangeli
di Paolo Annibaldi
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Martedì 21 Aprile 2020, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 11:29

RIETI - Dopo il falso allarme della scorsa settimana, con la Regione Lazio che aveva posticipato l'apertura delle librerie a lunedì 20 aprile, finalmente hanno riaperto questi presidi culturali, ancor più importanti in questo particolare momento di emergenza coronavirus e quarantena forzata  a casa dove, leggere un buon libro, può davvero fare la differenza. Da ieri, uscire da casa  per andare a comprare un libro rientra per decreto, tra le necessità per le quali si è autorizzati.  
 
La Libreria ha riaperto i battenti
A Poggio Mirteto la storica Libreria Calliope in Piazza Martiri della Libertà è finalmente tornata ad accendere le luci al proprio interno con il titolare, Carlo Colangeli il quale  riesce a tirare un sospiro di sollievo. «E’ stata dura – dice Carlo - non lo nascondo. Abbiamo sanificato gli ambienti,  a chi viene in libreria  garantiamo il rispetto di tutte le norme di sicurezza, dalle distanze fino ai guanti monouso e il gel disinfettante all’ingresso».
 
La voglia di normalità
Tra le prime attività a chiudere proprio le librerie e adesso tra le prime a riaprire, anche in Sabina, per riacquisire quel senso di normalità che tanto è sembrato venir meno col passare dei giorni. «Ci ha accompagnato un clima di incertezza - spiega Carlo Colangeli - ci siamo ritrovati costretti ad abbassare le saracinesche dall’oggi al domani. C’era e c’è ancora l’emergenza e la preoccupazione che ha generato ansia e a livello generale, non si può certo dire ancor oggi che le cose siano molto cambiate. L’attività che ha appena riaperto va bene, ma di gente in giro se ne vede davvero poca. Pian piano ci si dovrà riabituare a quello che era la vita prima del virus. Speriamo che questo accada il prima possibile. Noi ci siamo, a disposizione della clientela, per dare un messaggio di speranza che prima o poi tutto finirà e torneremo a vita normale, è un bisogno, una vera esigenza».

Le attività soffrono
Le attività in genere stano soffrendo questo lungo stop e il dopo, inteso come ripresa, avverrà lentamente. «Siamo consapevoli - dice il titolare della libreria Calliope – ci vorrà del tempo per rimettere in moto il motore. Speriamo che le istituzioni ci siano vicine in questo momento di indubbia difficoltà. Da parte nostra ce la metteremo tutta e cercheremo di essere vicini alla clientela. Rispetto alle città una libreria in un paese, per quanto grande come Poggio Mirteto ha dinamiche e difficoltà diverse. Penso per esempio al discorso di fare le consegne a domicilio per chi ancora non se la sente di uscire e ha voglia di leggere un libro. Per noi, a meno che non si tratti di clienti relativamente vicini, vista la conformazione del territorio è più difficile perché significherebbe girare da un paese all’altro e macinare chilometri e neanche sarebbe consentito. In una città è diverso».
 
Le iniziative
La Libreria Calliope è sempre stata ben fornita anche con molti testi di storia locale e inerenti il territorio sabino, in tempi anche recenti ha organizzato presentazioni di libri ed incontri con gli autori in una sorta di aperitivo letterario in piazza, formula che aveva riscosso tanto successo. «Ora sarebbe improponibile, oltre che vietato – dice Carlo Colangeli - certo è che non appena ci sarà la possibilità riprenderemo con maggiore entusiasmo e vigore le nostre iniziative editoriali  e riproporremo tutte quelle situazioni che, come dicevo inizialmente, ci riportino alla normalità, al piacere di leggere un buon libro, andare in libreria, guardare, sfogliarlo prima di acquistarlo, senza più aver paura di un qualcosa che ci sta condizionando e che ci è piombato addosso all’improvvisto lasciandoci tutti sgomenti e spaesati».

L'importanza di un libro
Con la riapertura il primo passo è stato compiuto, vero è che nell’era digitale la gente con internet è riuscita magari a sopperire parzialmente alla mancanza di un libro ma non è la stessa cosa. «Il libro è per antonomasia insostituibile – dice Carlo- certo che questa situazione ci ha cambiato nel giro di due mesi e dovremmo da subito adattare il modo di lavorare alla situazione nuova, però sono convinto che sapremo farlo, e che la gente tornerà a fare ciò che faceva prima, in sicurezza totale, proteggendoci fin quando ci sarà motivo per farlo perché ovviamente la salute resta il fattore e l’aspetto prioritario su qualsiasi altra cosa».

Gli orari
Infine gli orari: la Calliope tendenzialmente cercherà di adattare i propri orari mattino e pomeriggio a quelli canonici, osservando anche ciò che accadrà e al flusso delle persone che nei prossimi giorni torneranno a frequentarla; ha una pagina facebook e qualsiasi informazione è aggiornata in tempo reale.

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