Rimessa agricola del Reatino data alle fiamme nella notte: ingenti i danni

L'incendio
di Renato Retini
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Venerdì 29 Marzo 2024, 00:10

RIETI - Un’azione dolosa che ha mandato in fumo i sacrifici di due generazioni di agricoltori. Le lacrime e il dolore nelle parole di Antonio Cardilli, 27enne imprenditore agricolo di Leonessa che in una sola notte - e per un crudele destino nel giorno del suo compleanno - ha visto divorare dalle fiamme la struttura fissa di stoccaggio del fieno e circa 700 rotoballe per un danno economico complessivo superiore ai 300 mila euro. Le telecamere di videosorveglianza presenti in zona, vicino al fienile, hanno filmato la sequenza di un chiaro atto doloso architettato in maniera tale da far bruciare l’intero perimetro della struttura senza così lasciare scampo a nulla.

Il racconto. «La nostra famiglia non meritava questo – spiega costernato Antonio Cardilli con la voce rotta dalla commozione – non abbiamo fatto mai del male a nessuno, mai un problema, mai uno screzio. Questo incendio ha distrutto due generazioni di lavoro e sacrifici, quelli di mio padre e di mio nonno che erano partiti dal niente». Le fiamme, che in poco tempo hanno devastato tutto, oltre a mandare in fumo più di 50 mila euro di fieno, hanno irreparabilmente danneggiato il fabbricato in cemento e ferro per la rimessa in deposito delle rotoballe, sia nelle fondamenta - completamente da rifare - sia nell’intera struttura e la sua copertura troppo a lungo sottoposte alle altissime temperature del fuoco che le ha definitivamente compromesse. Il fienile è andato a fuoco a San Giovenale, piccola frazione del Comune di Leonessa e il rogo, spinto rapidamente da un’azione di matrice dolosa, è divampato nella notte tra martedì e mercoledì dopo la mezzanotte, interessando un ampio capannone sito in una radura a bordo strada dove erano stoccate numerose balle di fieno. 
Una volta lanciato l’allarme molte persone del posto hanno prestato aiuto e soccorso, poi sono giunti uomini e mezzi antincendio dei vigili del fuoco di Rieti e del vicino distaccamento di Posta.

Anche i carabinieri si sono portati sul luogo dell’incendio per ulteriori accertamenti. Dopo ore, all’alba, le fiamme sono state domate anche se, successivamente, si è reso necessario l’ausilio di mezzi escavatori del Gruppo operativo speciale movimento terra dei vigili del fuoco per la movimentazione del materiale e la bonifica. Operazioni che sono andate avanti anche nella notte successiva e poi ancora proseguite nella giornata di ieri a causa dell’estensione del sito interessato. Ora, dopo le operazioni di bonifica e messa in sicurezza di ieri, saranno le indagini dei carabinieri a dare risposte a quanto accaduto.

La solidarietà. Tante le testimonianze di solidarietà ricevute dalla famiglia Cardilli. «Sono venuti tutti a trovarci tutti – continua Antonio affranto – da Posta, Norcia, da Leonessa, Cascia e Rieti a testimonianza della stima che paesani e amici nutrono verso di noi. Ringrazio tutti gli amici che mi hanno dato una mano nelle fasi più critiche e, in particolare, la famiglia De Carolis con la quale siamo riusciti a portare via attrezzature, mezzi e utensili, da un’adiacente tensostruttura il cui telo di copertura è in parte bruciato». Grazie al tempestivo e immediato intervento di amici del posto, si è evitato il peggio cercando di spegnere e contenere le fiamme spargendo liquami dalle botti evitando l’interessamento del vicino tendone. Sequenze drammatiche e concitate che hanno messo in ginocchio i proprietari che, in una notte, hanno perso tutto: «Questo per noi era tutto – chiude Antonio – mio nonno, mio zio, mio padre avevano investito tutto qui, sia in termini economici che di grande sacrificio e adesso non abbiamo più niente. Non meritavamo tutto questo, è stata una cosa troppo grande e spero che chi è responsabile possa rendersene conto e prendere coscienza che ci ha portato via tutto». Su quanto accaduto, sulle responsabilità e il perché dell’azione criminosa hanno aperto un’indagine i carabinieri.

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