La Npc Rieti torna alla vittoria
Nunzi: "Bravi a reagire
in un momento difficile" / Foto

I tifosi della Npc Rieti (Foto Cosentino)
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 4 Dicembre 2016, 20:20

RIETI - La Npc Rieti ritrova una fondamentale vittoria dopo due sconfitte consecutive. Nel dopo gara, prima di passare all’analisi tecnica, coach Luciano Nunzi fa i complimenti ai suoi: “Al di là della vittoria, mi fa piacere aver visto sul campo alcune cose delle quali avevamo parlato in settimana dopo la sconfitta con Agrigento. Abbiamo tramutato le chiacchiere in realtà. Era una gara complicata, sia per il valore dell’avversario, sia per il momento delicato che stiamo attraversando.
 

 

Credo che oggi tutti abbiano dato qualcosa in più e questo mi fa piacere”. Dettagliata poi l’analisi tecnica, focalizzata su quei cambi di gioco e quella capacità di lettura che il coach aveva chiesto in settimana: “Per quanto riguarda la parte tecnica – aggiunge Nunzi - siamo riusciti a fare la partita che volevamo, andando ad attaccare gli esterni. Non mi è piaciuto un po’ il finale di partita, quando si è spenta la luce e abbiamo regalato qualche canestro di troppo agli avversari. Un passivo di 24 punti negli ultimi 10’ non ce lo possiamo permettere. Merito a Casale, ma dobbiamo capire dove andare a coprire perché non possiamo essere puniti più volte nello stesso modo. A livello offensivo la partita ha cambiato più volte padrone. Prima Sims è andato alla grande, poi loro hanno cambiato difesa e noi abbiamo trovato Pepper che ha fatto una grande ripresa. La nostra forza deve essere quella: capire che partita serve e trovare gli interpreti. Stiamo lavorando tanto su questi aspetti”.
Per quanto riguarda i singoli, da segnalare la crescita nella ripresa di un Pepper anonimo nel primo tempo ed esplosivo nella ripresa. Cos’è successo negli spogliatoi? “Non è successo nulla di particolare – dice Nunzi – ma è cambiata la partita. Quando avevano limitato Sims, ci siamo detti che dovevamo cambiare. La sua partita è dovuta ad una buona lettura su quello che stava succedendo. Per quel che riguarda il ritorno di Chillo, lo giudico positivo per una questione di fiducia del ragazzo. Ha giocato abbastanza menomato, ma riassaggiare il campo per lui è stata sicuramente una bellissima sensazione. E’ un segnale importante che mi fa piacere. E’ stato importante in alcune fasi della gara e con il canestro da 3 che ha messo frontalmente in un momento importante della partita”.

CASALE MONFERRATO
Per quanto riguarda gli avversari, il coach Marco Remondino non si nasconde rispetto alla sconfitta al PalaSojourner e analizza così la partita: “Complimenti a Rieti per la vittoria. Conoscevamo la loro capacità di alzare il livello del rendimento, in particolare quando giocano in casa. Dopo aver perso con Siena era chiaro che avrebbero fatto una partita di grande carattere e di contenuti tecnici. Hanno messo la palla dove ci faceva male e sono stati lucidi a trovare canestri quando la partita si è giocata su scarti bassi. Noi dovevamo giocare in maniera molto più fisica, perché Rieti ha un’ossatura di squadra alla quale noi cediamo chili e centimetri. In attacco dovevamo muovere di più la palla, aggirando la loro capacità di occupare gli spazi. Dovevamo fare qualcosa di molto diverso e questo deve portarci a fare riflessioni molto importanti sulle nostre priorità per cambiare questo trend in termini di risultati.
In avvio di gara, Sims ha avuto troppa facilità nel fare le cose che sa fare meglio. Quando tu a un giocatore di quel tipo permetti di entrare troppo facilmente in partita, non si riesce a vincere. Siamo stati a lungo a contatto, ma sempre un passo indietro”. Eppure nelle statistiche finali, Casale Monferrato ha vinto la lotta a rimbalzo, trovando in volte occasioni il secondo o il terzo tiro.  “E’ vero - ammette Ramondino - ma è avvenuto per lo più nel finale di partita, quando il punteggio si era un po’ allargato, siamo saliti nei rimbalzi. La loro fisicità ha avuto valore nell’occupare gli spazi in difesa, non permettendoci di penetrare nei primi tentativi in attacco. Dovevamo aggirarli provando a ribaltare il lato, ma non ci siamo riusciti. All’inizio, quando avevamo Denegri e Tomassini, loro avevano Benedusi su uno dei due, sfruttando la maggiore fisicità”.

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