Rieti, boccata di ossigeno per la Asl:
rinnovo per i 260 interinali

Ospedale
di Mario Bergamini
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Mercoledì 13 Giugno 2018, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 14:20
RIETI - Subito la notizia migliore sul fronte della sanità reatina, dopo giorni di rovesci: a tutti i 260 interinali della Asl da lunedì verrà rinnovato il contratto. Tempi variabili per quanto riguarda la durata, legati alle diverse mansioni di ognuno, ma con l’obiettivo unico da parte della direzione generale di intavolare quanto prima con la Regione Lazio il percorso di stabilizzazione. Un percorso che la dg Marinella D’Innocenzo avrebbe voluto intraprendere già a febbraio, ma che la Regione Lazio ha trovato il modo di rimandare ancora.

La speranza è che in autunno qualcosa si possa concretizzare e non ci si trovi di fronte all’ennesimo aborto di un concorso tentato ma mai venuto alla luce. Sarebbe gravissimo, anche perché i rinnovi del personale interinale, a Rieti, hanno già superato e di molto la soglia minima prevista e anche quello del prossimo 18 giugno si concretizza solo perché la faccia - in questo caso la firma - ce la mette la direzione generale.

Poi altre notizie dignitose. Chirurgia, ad esempio, dove il primario Francesco Stipa è in partenza per Roma ed è già stato individuato il sostituto nella figura del dottor Arash Sadighi. Avviso per professionalità interne bandito a Fisiatria, mentre, con il primario Marco Pulcini è prossimo alla partenza, anche lui destinazione Roma. L’Asl di Civitavecchia, infine, ha aperto le proprie graduatorie per permettere a quella reatina di pescare le professionalità necessarie a coprire i vuoti aperti a Diagnosi e cura e Psichiatria. Per Neuropsichiatria, infine, è iniziato il percorso procedurale per coprire i posti vacanti.

GLI ASPETTI NEGATIVI
Una raffica di buone notizie che potrebbero anche far pensare che il sereno sia di nuovo tornato a splendere sul de Lellis, dopo la penuria di anestesisti che ha costretto la direzione sanitaria a dimezzare gli interventi chirurgici e, più in generale, la fuga da Rieti di molte figure professionali. In verità, e fuori da ogni speculazione interpretativa, la situazione nell’unico ospedale della provincia resta critica, molto critica, nonostante gli sforzi della direzione generale e del suo staff di trovare soluzioni e idee utili per rispondere alla domanda dell’utenza e alla necessità di garantire i livelli minimi di assistenza.

La penuria di anestesisti resta grave e nonostante i vertici della Asl abbiano bussato a varie porte per ottenere l’apertura di graduatorie o garantirsi sostituzioni, le risposte ricevute sono state fin qui tutte negative. Dall’ospedale militare Celio di Roma a molti altri nosocomi della Penisola. L’unico spiraglio al momento aperto è quello delle specializzazioni universitarie Dai vari atenei quest’anno usciranno 32 anestesisti. Solo 20 sono però disponibili ma si dovranno ripartire tra tutte le Asl del Lazio. Resterà qualcosa anche per Rieti? Difficile ipotizzarlo.

IL NUOVO CONCORSO
Come resta difficile capire i tempi del nuovo concorso bandito dalla Asl di Rieti. Il vecchio, ricordiamo, è stato annullato in seguito alle dimissioni di un membro della commissione, consumatesi dopo la prova scritta. E tutto è dovuto ripartire da zero. E così, restano ancora sotto il 50 per cento le prestazioni chirurgiche, senza dimenticare che il piano ferie del personale sta per scattare e la possibilità di ulteriori ridimensionamenti sul piano dei servizi sanitari è dietro l’angolo.
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