Rieti, i Neri per Caso al Terminillo center per "Greccio 2023"

I Neri per Caso
di Sabrina Vecchi
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 06:30

RIETI - Arrivò per caso il nome, e per caso si decise anche di cantare a cappella. I "Neri per Caso" canteranno oggi dalle 18 al parco commerciale Terminillo Center di via delle Scienze, per intrattenere clienti e visitatori ed inaugurare il grande video mapping a tema presepiale che colorerà lo shopping natalizio dei reatini. Anche l'esibizione del gruppo nato a Salerno nel 1991 rientra nella settimana che comprende gli eventi per gli 800 anni del Presepe di Greccio, organizzati da Comune di Rieti e Comitato Nazionale per l'Ottocentenario. "Sono anni che non torniamo a Rieti per cantare - dice Ciro Caravano, fondatore e voce storica della formazione canora - nel parco commerciale di Cittaducale faremo pezzi tipici natalizi, ma anche un repertorio internazionale e naturalmente le canzoni che negli anni ci hanno contraddistinti". Cantare senza musica, in perfetto sincronismo, per noi "profani" sembra un'impresa decisamente ardua: "È meno difficile di quello che sembra - spiega il maestro Caravano - sempre che si abbia una formazione tecnica e musicale di base e si abbia un'idea dell'armonia, fondamentale per cantare tutti insieme. Siamo tutti musicisti di studi classici, ciascuno di noi ha un'ottima padronanza di base anche degli strumenti musicali, la formazione è fondamentale". Con una buona dose di talento, che consente al sestetto campano di creare atmosfere canore senza tempo prive di alcun accompagnamento musicale. "I migliori musicisti che conosco, indipendentemente dal bagaglio tecnico che hanno, si distinguono per due fattori: la capacità di ascoltare, e quello che hanno da dire.

Noi abbiamo cercato di prendere la direzione giusta, cercando reciprocamente l’armonia, grazie all’ascolto. Non c’è scuola che tenga!", dice Ciro Caravano. L'idea nacque da un gruppo di amici musicisti che decisero di unirsi nel lavoro: "Decidemmo di cantare a cappella senza pensarci troppo, fu un tentativo che ci appassionava molto. Ci sono altre formazioni canore che trattano questo genere, ma noi abbiamo cercato di farlo nella musica pop, una cosa abbastanza rara". Il nome della band nacque da un consiglio del compositore Claudio Mattone, che li vide vestiti di nero "per caso" in un locale di Roma e suggerì loro di usare sempre quel colore. Il grande successo arrivò invece con il Festival di Sanremo del 1995, dove vinsero nella sezione "Nuove Proposte" con la canzone "Le ragazze", un vero e proprio tormentone soprattutto per i giovani dell'epoca, tanto che i "Neri per Caso" divennero in tutti i sensi il "caso" musicale di quell'anno. "Quel tipo di successo non ce lo aspettavamo minimamente, e la fortuna di viverlo in gruppo ci ha aiutato a non montarci la testa", racconta Ciro Caravano. "La responsabilità era chiara: dovevamo rispettare il nostro pubblico ed evitare di usare la nostra posizione per influenzare, deludere o prendersi gioco dei fans. Ci siamo riusciti. In pochi anni questo tipo di attenzione è andata scemando, e noi abbiamo continuato a fare musica creando con il pubblico un rapporto sempre più maturo. Amiamo fare musica, quello che succede intorno è un piacevolissimo di più!"

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